Alto Friuli: Scienze motorie perde il biennio, a Udine i due anni di specialistica

di Piero Cargnelutti.
Dal corso di laurea in Scienze Motorie se ne vanno a Udine i due anni di specialistica. Una perdita per Gemona, che però vede il “numero chiuso” degli iscritti al corso di laurea aumentare da 70 a 90 e così nei prossimi anni a Gemona, se si perderanno una quarantina di studenti, se ne potrebbero avere 60 in più. La necessità di risparmiare ha imposto all’Università friulana la scelta di portare a Udine il biennio di specialistica poiché i corsi spesso sono condivisi con altre facoltà presenti nel capoluogo, ma l’accordo tra ateneo friulano, Comune e Provincia di Udine non solo salvaguarda la permanenza della facoltà di Scienze motorie a Gemona, ma la rafforza andando ad aumentare il numero di studenti che potranno seguire il corso. Il consiglio di amministrazione del Dipartimento di Scienze mediche biologiche ha infatti approvato la programmazione didattica per il prossimo anno in cui si prevede, per l’appunto, l’aumento da 70 a 90 posti per gli studenti che frequentano nella cittadina pedemontana il primo triennio della facoltà. «Appena abbiamo saputo – spiega il sindaco Paolo Urbani – della scelta di trasferire a Udine i due anni della specialistica con il rischio di perdere 45 studenti, insieme alla Provincia e all’Università abbiamo cercato di salvaguardare il corso. Ringrazio in particolare il rettore Alberto De Toni, e i referenti della facoltà Bruno Grassi, Claudio Bardini e Stefano Lazzer. Colgo l’occasione per ringraziare in particolare anche Enrico di Prampero, fondatore della facoltà e nostro cittadino onorario che anche stavolta è stato determinante per il mantenimento di una realtà molto importante per il nostro territorio che ci permetterà di sviluppare percorsi in seno al progetto Città dello sport ma anche nel contesto del nostro ospedale e in collaborazione con la direzione dell’Azienda Sanitaria». Da parte sua l’amministrazione comunale, oltre ad aver messo a disposizione dell’Università aule e spazi, insieme alla Provincia metterà a disposizione dei finanziamenti per consentire il significativo incremento degli studenti. «Dobbiamo ringraziare in particolare – spiega ancora Urbani – il presidente della Provincia Pietro Fontanini, l’assessore Beppino Govetto e il consigliere Stefano Marmai che con noi hanno seguito la problematica. Per quanto ci riguarda, siamo contenti che i risparmi effettuati negli anni scorsi ci abbiano permesso oggi di intervenire anche su questa realtà dopo che ci siamo impegnati per salvaguardare sia l’ufficio dell’agenzia delle entrate che il giudice di pace. Rispetto alla facoltà di Scienze Motorie, l’intervento del Comune era ancora più necessario visto che il corso attrae studenti in tutto il nord est».