Arpazu, ce eise che robe?

 i ragazzi al lavoroPresentato a Tolmezzo il progetto Arpazu, un nome strano che può far pensare a qualche divinità degli Aztechi, ma che è invece l’acronimo con le iniziali dei comuni di Arta Terme, Paularo e Zuglio che aderiscono al progetto della direzione d’area montagna della Provincia di Udine sui telecentri di aggregazione giovanile, finanziati nell’ambito di un bando di Euroleader del programma Associagiovani.  Il progetto è stato presentato da Igino Piutti che ne ha curato la definizione e che ne coordinerà l’esecuzione, con la collaborazione del direttore dell’area montagna dottor Pecile e della dottoressa Tiziana De Caneva alla presenza dell’assessore provinciale alla montagna Ottorino Faleschini e dei i sindaci dei tre comuni: Marlino Peresson, Maurizio Vuerli ed il vice sindaco Gian Pietro Tomat oltre che i presidenti delle associazioni partner della Provincia nello sviluppo del progetto Massimiliano Di Monte per Arta Amis da Mont, Sara Del Negro l’associazione Cjaròi e don Giordano Cracina per “La Polse di Cougnes”. L’assessore Faleschini che già aveva seguito le fasi di predisposizione e di ideazione del progetto quale vice sindaco di Paularo ha sottolineato come il progetto debba costituirsi come sperimentazione di un modello di aggregazione giovanile, da trasferire a tutta la montagna friulana. “Se non creiamo condizioni di vivibilità dei paesi che consentano ai giovani di restare, sono inutili tutti gli investimenti per favorire lo sviluppo della montagna” . Faleschini ha messo in evidenza l’originalità del progetto per il tentativo di utilizzare le nuove tecnologie della comunicazione come occasione ed opportunità di incontro per i giovani anche dei paesi più periferici.