Arta: la gestione delle terme al “Città di Udine”

di Gino Grillo.

Il policlinico “Città di Udine” si aggiudica la gestione dello stabilimento termale. Sono state aperte l’altro giorno dalla commissione esterna appositamente costituita “composta da tecnici di stabilimenti termali” le buste del bando indetto dall’amministrazione comunale: l’unica vera offerta (il bando prevedeva 40 mila euro al primo anno di affitto) è subito apparsa quella della struttura friulana. Le altre, un altro paio per la verità, si sarebbero fermate a dare la loro disponibilità piuttosto che proferire una articolata offerta come richiesto dal bando. La notizia sarà ufficializzata nei prossimi giorni, ma intanto una conferma arriva dal primo cittadino del Comune carnico Marlino Peresson, che illustra l’iter che si dovrà seguire prima di affidare ufficialmente lo stabilimento caro al Carducci alla “Città di Udine”. Si dovrà ora predisporre il contratto, che sarà di 9 anni prolungabili per altri nove, per passare poi alla fase dell’affidamento della struttura termale e all’insediamento nella gestione del nuovo managment. «Debbo esprimere senz’altro soddisfazione, in quanto la società che ha vinto il bando – afferma il sindaco – è solida e può così ora programmare un progetto a lungo termine». Lo stabilimento termale dal 2009 stava arrancando nella gestione: in mancanza di una società del settore, le terme carniche sono state dirette sino al novembre 2012, quando sono state chiuse, da Promotur prima e da Carnia Welcome successivamente. Peresson non teme che la futura gestione possa indebolire la valenza turistica dello stabilimento. «Sebbene sia un policlinico a gestire le terme, non saranno abbandonate le altre specificità che lo stabilimento può offrire, ossia il wellness, il termale, il ludico e l’estetica, oltre naturalmente al reparto sanitario». Per quanto riguarda la parte ludica, nel prossimo futuro, entro l’estate, saranno portate a termine le saune nel padiglione delle acque. «Non ci sarà solo un turismo sanitario: chi usufruisce di servizi nelle terme mediamente si ferma per 10–15 giorni nelle strutture alberghiere locali, ma contiamo che, oltre ad aumentare l’erogazione dei servizi effettuati in convenzione con il servizio sanitario nazionale (attualmente in particolare le cure idroponiche), tutti i servizi che attualmente vengono dispensati vengano mantenuti e implementati».