di Sandro Sandra
Nello spazio di sette giorni si sono visti innalzare davanti alle proprie case una antenna per la telefonia. La struttura, alta una trentina di metri, è stata posizionata in via Palmada appena fuori dell’abitato di Bagnaria in uno spazio diietro il centro sportivo. A un centinaio di metri sorge il plesso scolastico delle elementari. aProprio non ce la aspettavamo – commenta un abitante di via Palmada- di vederci sovrastare da un momento all’altro da questa mastodontica antenna. Abbiamo chiesto lumi all’amministrazione comunale, ma all’ufficio tecnico non hanno saputo darci risposte esaurienti e convincenti». La stessa persona che abita a dieci metri dalla struttura in discussione evidenzia poi il pericolo derivato dalle onde elettromagnetiche. «Ci hanno detto che per chi abita vicino all’antenna non ci sono pericoli, mentre per chi è più distante, magari un centinaio di metri, qualche apprensione ci potrebbe essere. Ma quello che ci ha rammaricato – evidenzia il cittadino di Bagnaria – è il silenzio del Comune che poteva ben degnarsi di avvertire chi abita nei pressi della nuova struttura».«Abbiamo già concordato tra noi abitanti di raccogliere delle firme di protesta e se del caso di adire anche a vie legali per salvaguardare la nostra salute». Dal Comune la voce dell’assessore ai lavori pubblici Tiziano Felcher puntualizza: «Si tratta di un’opera avallata dalla precedente amministrazione che autorizzava la ditta richiedente alla realizzazione dell’antenna su un’area già circoscritta a tale funzione. Dal canto nostro abbiamo ricevuto garanzie che l’impianto risponde a requisiti di sicurezza in campo tecnologico contro le radiazioni da campi elettromagnetici. Comunque è nostro intendimento parlarne in una pubblica seduta con i responsabili della ditta che ha innalzato l’antenna, con l’Arpa e con i cittadini».
Considerando le risposte dell’Arpa e le analisi che fa ai campioni contaminati da scie chimiche, non mi fiderei tanto dell’ARPA.