Buttrio: Danieli sospetto caso di spionaggio industriale


La Danieli teme di essere vittima di un caso di spionaggio industriale e sospetta tre ex dipendenti. Il colosso di Buttrio due mesi fa si è rivolto alla Procura di Udine presentando attraverso l’avvocato Maurizio Miculan una circostanziata denuncia  e il sostituto procuratore Lorenzo Del Giudice ha chiesto ai carabinieri del Nucleo investigativo una serie di accertamenti. Inizialmente le indagini si sono concentrate sull’ingegner Paolo Righini, 46 anni, di Tavagnacco. Poi, in seguito a un’integrazione della denuncia, si sono estese ad altri due ingegneri: Maurizio Cattarossi, 30 anni, di Povoletto e Bruno Chiuch, 47, di San Leonardo. Tutti e tre sono iscritti sul registro degli indagati per l’ipotesi di rivelazioni di segreti industriali. Ieri è stata perquisita l’azienda in cui attualmente lavorano, la Mair Research di via Lago di Albano a Schio, in provincia di Vicenza. L’obiettivo della Procura è di capire se la ditta veneta ha effettivamente utilizzato il know how della Danieli spa.<br />
      Tutto ruota attorno a tre ex dipendenti della Cmk, una linea di produzione interna della Danieli che realizza impianti per la lavorazione a freddo di prodotti ferrosi e non ferrosi (rullatrici, trafile, pelatrici e molatrici). Ha un fatturato annuo di 60 milioni di euro. Nel giro di sei mesi si sono licenziati il direttore tecnico Bruno Chiuch, il responsabile del prodotto Maurizio Cattarossi, infine, il direttore delle vendite Paolo Righini. Il campanello d’allarme scatta quando a lasciare il lavoro è Righini. La Danieli, come avviene in questi casi, fa dei controlli di routine per accertare che l’ex dipendente, avendo firmato al momento dell’assunzione un accordo che lo impegna al segreto professionale e alla non concorrenza, abbia rispettato il patto. Dal controllo scopre dal computer di Righini, un paio di giorni prima che lasciasse il lavoro, nel giro di sole due ore sarebbero stati fatti accessi a 14mila tra file e directory relativi all’intero ciclo di produzione della Cmk. Secondo la società, un accesso così limitato nel tempo è compatibile con un’unica operazione: "copia e incolla". Nella denuncia si ipotizza che l’ingegnere abbia scaricato su una chiavetta o un altro supporto informatico le liste clienti, i disegni, le schede tecniche e commerciali.
      Righini è il primo ad essere stato iscritto sul registro degli indagati e ad aver subito una perquisizione. Il computer di casa e una pen drive sono sotto sequestro e un consulente del pm li sta esaminando. Ieri, sulla spinta di ulteriori elementi raccolti dal legale della Danieli, il colpo di scena. L’avvocato Miculan, infatti, qualche settimana fa ha presentato un’integrazione alla denuncia originaria e risalente a novembre. Durante due cene tra colleghi, infatti, uno dei tre ingegneri che adesso lavora a Schio, si sarebbe vantato di essersi trasferito alla Mair portando con sè tutte le conoscenze acquisite a Buttrio e che presto il suo esempio sarebbe stato seguito da un altro ingegnere.
      Contemporaneamente la Danieli vede sfumare una commessa, quasi perfezionata, con un cliente sudamericano. E scopre che il contratto disdetto se l’è aggiudicato proprio la Mair. Da qui la convinzione che l’esperienza maturata dai tre ingegneri a capo della Cmk sia stata trasferita per intero nella ditta di Schio che produce macchine utensili.
      Ieri i carabinieri hanno perquisito la Mair. Sono stati sequestrati i computer e scaricati tutti i dati contenenti nei server, un’operazione, quest’ultima, che ha richiesto oltre una quindicina di ore di lavoro.

11 Risposte a “Buttrio: Danieli sospetto caso di spionaggio industriale”

  1. Aggiornamento 21/01/2009

    Galeotte furono due cene fra ex colleghi della Danieli per il caso di presunto spionaggio industriale ai danni della multinazionale di Buttrio. Dopo le perquisizioni di lunedì nella società concorrente a Schio, i carabinieri del Nucleo investigativo coordinati dal Pm Del Giudice stanno svolgendo ulteriori accertamenti proprio su questi aspetti.

    Non è escluso che alcune persone siano già state interrogate come persone informate sui fatti proprio sulla circostanza che almeno uno dei tre indagati (ex dipendenti Danieli passati alla Mair di Schio) durante alcune cene l’anno scorso abbia in qualche modo fatto riferimento alla rivelazione di segreti industriali. O, meglio, al fatto che la Mair Research avrebbe cominciato a fabbricare prodotti trasferendo il cosiddetto know-how segreto e riservato della Danieli.

    Il giorno dopo le perquisizioni, comunque, l’avvocato Luca Zanardo, che difende l’ingegner Paolo Righini di Tavagnacco (il primo degli indagati) ha fatto che aspetta «fiducioso l’esito delle indagini perché mi pare abbiano in qualche modo inscenato questa “cosa” senza grande fondamento e senza avere grandi prove».

    L’avvocato Zanardo ha l’impressione «che sia più una guerra psicologica, un messaggio più che una reale necessità di tutela. Non vedo cosa c’entri Righini con la perdita della commessa in Sudamerica – spiega ancora il difensore –. Il fatto che se ne sia andato dalla Danieli credo sia un problema interno all’azienda stessa».

    Quanto all’ipotesi di reato contestata, l’avvocato Zanardo afferma: «Non capisco di quali segreti industriali stiamo parlando; non è che Righini abbia inventato una formula per tramutare in oro qualcosa».

    Da parte sua l’avvocato vicentino Sara Motta, che assiste l’azienda di Schio assieme al collega civilista Santoro, ha dichiarato: «Al momento l’azienda non è “indagata”, ma solo i tre dipendenti».

    Ieri, intanto, i carabinieri di Udine hanno concluso il lavoro di copiatura dei files nei computer dell’azienda di Schio. Adesso tutto il materiale sarà affidato al consulente del Pm per ogni valutazione utile a sostenere l’ipotesi d’accusa. Ci vorranno mesi, almeno così è stato per l’altro caso di spionaggio industriale denunciato sempre dalla Danieli due anni fa.

    Gli altri due ex dipendenti della Danieli indagati sono Maurizio Cattarossi di Povoletto e Bruno Chiuch di San Leonardo, quest’ultimo omonimo dell’attuale vicesindaco del paese nel Cividalese.

  2. ….tienici informato, interessante questa spy story triveneta……..

  3. …. non vi sono più notizie per questa spy story triveneta………è stato messo tutto a tacere?……

  4. la novità è che oggi la danieli è di nuovo “vittima”!

  5. Che imparino a trattare meglio i dipendenti… ho provato l’esperienza e sono ben lieto di non essere li dentro…

  6. Ciao…leggevo incuriosito questo articolo…si hanno più notizie a riguardo?

  7. Le novità sono che il processo è iniziato in questi giorni.
    Paolo Righini ha lavorato per un lungo periodo per Danieli (oltre 15 anni), se avesse voluto andarsene con 'segreti' avrebbe potuto farlo prima.
    Aspettiamo l'esito del processo.

  8. In questi giorni un altro caso di querela: non è il caso che nell'oggetto sociale aggiungano oltre a laminatoi, acciaierie, ecc. anche querele.

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