Cainero è di Ravascletto!

Il Comune di Ravascletto ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria a Enzo Cainero per la sua attività che ha portato la località carnica «al centro dell’attenzione» in Italia. Con questo riconoscimento, che per la prima volta viene concesso nella storia del comune e che sarà conferito venerdì 2 febbraio alle 20 al termine di un consiglio comunale straordinario, si sono voluti riconoscere i meriti del professionista udinese che per due volte ha portato il Giro d’Italia sullo Zoncolan. La prima quattro anni fa quando la montagna carnica debuttò nella corsa rosa con la stupenda vittoria di Gilberto Simoni, una tappa che sarà ricordata anche per una delle ultime “fiammate” di Marco Pantani, mentre la prossima è in programma il 30 maggio di quest’anno ed è attesissima perchè questa volta si salirà dal lato più ostico, cioè da Ovaro.<br />
Tra i promotori più convinti del riconoscimento è stato il sindaco Ermes De Crignis, uomo di sport pure lui, che negli anni Settanta vestì l’azzurro della Nazionale di salto con gli sci partecipando ai Mondiali del 1974 a Falun e alle Olimpiadi del ’76 di Innsbruck. «Cainero è sempre stato vicino a noi – dice il primo cittadino – sia come amministratore delegato di Promotur sia come organizzatore, prima delle Universiadi e poi delle tappe friulane del Giro d’Italia. Sono manifestazioni che hanno contribuito a far crescere parecchio l’immagine del nostro comprensorio».
Come si è detto a Cainero toccherà l’onore di aprire la lista dei cittadini onorari di Ravascletto perchè nella lista del sindaco ci sono altri personaggi «che lo meritano».
Sorpreso e onorato il diretto interessato. «Non nascondo – dice – mi sono emozionato quando ho appreso la notizia. Premiano me, ma questo è anche un premio per il gruppo cioè per le tante persone che mi hanno aiutato a portare il Giro d’Italia in Carnia. Mi auguro di riuscire a fare altre cose del genere in futuro».
La cittadinanza onoraria di Ravascletto si aggiunge ad altri importanti riconoscimenti che Cainero ha ricevuto negli anni come il premio “manager per lo sport” attribuitogli alla Rotonda di Badoere nel 1999, il premio per “la promozione del ciclismo in Cina”, quando era presidente della Commissione del ciclismo professionistico italiano, che gli fu consegnato nel Gran gala di Conegliano del 2003, e ancora il premio del Panathlon di Udine come sportivo per l’anno 2003.