Campoformido: il centro faunistico lancia l’allarme per ricci investiti, «Salviamoli»

di Elisa Michellut

Le associazioni animaliste si mobilitano e lanciano un appello agli automobilisti affinché prestino particolare attenzione ai tanti cuccioli di riccio che, in questa stagione, escono dal letargo. Sono migliaia le bestiole che perdono la vita schiacciate dalle macchine. Scende in campo anche l’Associazione Italiana Difesa Animali Ambiente (Aidaa). «Mai come in questo periodo – spiega il presidente Lorenzo Croce – è fondamentale fare molta attenzione, specialmente nelle strade di campagna, per evitare di schiacciare i cuccioli di riccio che stanno muovendo i primi incerti passi. Migliaia di piccoli perdono la vita investiti dalle macchine che, troppo spesso, non si accorgono neppure che questi animaletti stanno attraversando la strada. Il riccio, molto diffuso nelle zone di campagna ma anche nei giardini di villette e condomini, è un animale di cui si parla poco, nonostante sia molto importante per il mantenimento dell’ecosistema delle nostre campagne. Viene considerato utile in quanto si ciba di lumache, uova di serpente, piccole vipere e larve di insetti considerate dannose per gli orti e i giardini. Insomma è un vero e proprio alleato per le piante del nostro giardino e la verdura del nostro orto. Chiediamo pertanto agli automobilisti di fare più attenzione». Alcuni incidenti sono purtroppo difficili da evitare ma un gran numero di investimenti devono essere attribuiti ad automobilisti incoscienti, come quelli che di notte sfrecciano sulle strade buie senza preoccuparsi della possibile presenza di animali, selvatici o domestici. I ricci investiti spesso subiscono gravi ferite che tuttavia possono essere curate da una mano esperta. «L’anno scorso abbiamo soccorso circa settanta bestiole – racconta Maurizio Zugliani, che gestisce il centro di recupero per la fauna selvatica di Campoformido – quest’anno siamo appena all’inizio. Il riccio è un animale abbastanza veloce, attraversa la strada rapidamente pertanto non è sempre semplice evitarlo, purtroppo. Certo chi è al volante dovrebbe sempre guidare con prudenza. Se malauguratamente capita di investire una bestiola soccorrerla è sinonimo di civiltà anche perché non è escluso che si possa salvare l’animale. E’capitato tante volte. Perché non provare?».

 

articolo dal messaggero veneto