Cappello vince il Bagutta

Anche il più antico premio letterario italiano, il Bagutta, istituito a Milano nel 1927 e che quest’anno festeggia il suo ottantesimo anniversario, rende onore al talento poetico del friulano Pierluigi Cappello, che con Assetto di volo (pubblicato da Crocetti) è il vincitore del Bagutta per la sezione Opera prima. Lo ha stabilito la giuria presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti. Alessandro Spina con I confini dell’ombra (Morcelliana) è invece il vincitore del Bagutta 2007, che sarà assegnato, come di consueto, durante la cena di domenica 28 gennaio nell’omonimo, storico ristorante milanese.
Per Cappello, 39 anni, nativo di Chiusaforte, residente a Tricesimo, è il nuovo, prestigioso lauro di un anno felicissimo. Che lo ha visto protagonista sulla scena poetica italiana. Proprio con quell’Assetto di volo accolto nel 2006 nel raffinato catalogo di Crocetti, l’editore di poesia che pubblica i maggiori autori contemporanei italiani e stranieri, e dal 1988 diffonde con crescente successo la più fortunata rivista di cultura poetica di tutta l’Europa: il mensile Poesia. Sotto il titolo Assetto di volo, il poeta ripropone quattro raccolte precedenti, ma scarsamente reperibili: La misura dell’erba, Amôrs (che già includeva Il me Donzel), Dentro Gerico e Dittico, sacrificando della prima una quindicina di testi, della seconda sei. Un libro consuntivo, lo definisce in prefazione Giovanni Tesio, che lamenta l’esclusione della silloge del 1992, Le nebbie, con la quale il giovane poeta si presentò saggiatore ma già padrone del poiéin strumentale e consapevole delle proprie focalizzazioni tematiche: la presenza di quell’esordio in questo volume avrebbe permesso di ripercorrere tutto il coerentissimo arco evolutivo della poetica di Cappello. Comunque, così come l’ha voluto l’autore, che presenta anche tre liriche inedite, assaggio dei lavori in corso, Assetto di volo si presenta in una sua autonoma compiutezza. Evidentemente non sfuggita alle giurie letterarie, se Assetto di volo, prima del Bagutta, vanta – nei mesi scorsi – la vittoria al premio Pisa. Ma anche la silloge Dentro Gerico (una parte di Assetto di volo, come si è detto), qui in Friuli, nel dicembre scorso, si è imposta al premio intitolato a Caterina Percoto, che Pierluigi Cappello ha condiviso con Elio Bartolini, del quale, per sezione in lingua friulana, è stata scelta, per il riconoscimento postumo, la raccolta Il cost di una vite.<br />
Da tempo la produzione lirica di Cappello, sia in italiano sia in friulano, viene riconosciuta, dalla critica più autorevole, tra le più alte della straordinaria stagione che la nostra poesia sta conoscendo. A cominciare dal 2004, quando una giuria che annoverava i nomi di Luzi, Spaziani, Zanzotto, Loi gli ha conferito (per Dittico) il premio Montale: un’investitura prestigiosissima