Carnia: Campionato Carnico e razzismo ci risiamo, stavolta paga l’Arta Terme

di Renzo Manzocco.

Squalifica di tre giornate per Michele Zanini del Bordano, quindi due giornate di stop per Danilo Bressan del Bordano e un turno ad Andrea Ermano (Mobilieri), Claudio Petris e Leandro Fachin (Folgore), Cristian Sopracase (Villa), Luca Andreozzi (Moggese), Andrea Quaglia (Paluzza), Riccardo Cum e Ionut Focan (Il Castello), Francesco Dereani, Denis Madrassi e Francesco Micelli (Val Resia), Federico Nassivera (Audax), Davide Di Giusto e Paride Pecoraro (Stella Azzurra), Danilo Bisconti (Amaro), Alan Verona (Lauco). Squalifica sino al 30 settembre per l’allenatore della Pontebbana Roberto del Bianco, sino al 10 ottobre per l’assistente all’arbitro Pierino Zilli della Val del Lago. ANTICIPI. Venerdì (ore 20.30) si giocheranno San Pietro-Ardita e Ovarese-Pontebbana. Sabato sono in programma: Folgore-Cedarchis (16), Ancora-Il Castello (20), Tarvisio-Verzegnis (20.30).di Renzo Manzocco wUDINE Il razzismo torna a essere protagonista sui campi del campionato Carnico. A poco più di un anno dagli episodi che avevano portato all’inedita decisione di far disputare alcune gare a porte chiuse alla Velox Paularo e al Cercivento, questa volta è stata l’Arta Terme a finire nel mirino del giudice sportivo. Applicando le nuove norme, ancora più severe in materia, approvate a fine luglio, il giudice ha squalificato per quattro giornate il campo della squadra termale in riferimento ai fatti accaduti prima e alla fine della partita alla partita Arta Terme-Pontebbana giocata in notturna mercoledì scorso. In chiusura di primo tempo e nel dopo-gara un giocatore della Pontebbana di origine africana (lo stesso, suo malgrado, protagonista della vicenda di un anno fa che aveva portato ai provvedimenti nei confronti della Velox) è stato pesantemente attaccato con offese di stampo razzista dai tifosi dell’Arta. Comportamento annotato dall’arbitro sul referto e confermato dal direttore di gara nei giorni scorsi in occasione della convocazione davanti agli organi disciplinari. Ad aggravare la posizione della società – si legge nel comunicato ufficiale della Figc di Tolmezzo -, c’è poi il fatto di «non aver posto in essere alcuna attività atta ad avvertire il pubblico presente delle sanzioni previste a suo carico in conseguenza del comportamento da parte dei sostenitori di comportamenti discriminatori». Il giudice aggiunge poi che nonostante si tratti della prima violazione contestata alla società di Arta Terme «i fatti riferiti dal direttore di gara debbano ritenersi particolarmente gravi e rilevanti». L’Arta Terme è stata inoltre multata di 500 euro per il comportamento tenuto da un altro tifoso che nel corso della stessa gara «è entrato nel campo di gioco scavalcando la rete di recinzione dirigendosi verso l’arbitro».

Una risposta a “Carnia: Campionato Carnico e razzismo ci risiamo, stavolta paga l’Arta Terme”

  1. Come come? Non si era provveduto ” ..al posto in essere alcuna attività atta ad avvertire il pubblico presente delle sanzioni previste a suo carico in conseguenza del comportamento da parte dei sostenitori di comportamenti discriminatori». ???

    Quindi bisognava pur avvertire le persone che, nel caso di insulti da parte loro o sostegno ai tali, poi venivano sanzionate?
    Allora se sto dentro il perimetro durante una struttura sportiva, devo essere avvisato alla pari di un bambino, mentre se sputo razzismo fuori per strada, in una qualsiasi giornata della settimana, sono nel penale?

    Il peso di un’insulto razzista insomma, è diverso dal luogo e dal contesto in cui avviene? Anzi, se ti insulto ma non mi avevi avvisato che rischiavo sanzioni, ho diritto di protestare pure?

    Perchè non cominciamo invece a convocare in caserma prima, e in tribunale dopo, certe persone, per far capire definitivamente che nell’indossare una maglia e sostenere la propria squadra, non si acquisicono immunità particolari e che oltre alle squalifiche verrà interessata anche la fedina.

    Ma robe da matti!

I commenti sono chiusi.