Carnia: depuratore invaso dai rifiuti, l’impianto di Tolmezzo «È senza manutenzione»

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di Tanja Ariis.

Carniacque striglia Tolmezzo Depur sulla manutenzione del depuratore consortile: i quaderni della manutenzione ricevuti dal gestore uscente sono aggiornati a metà luglio 2013, c’è un cumulo di rifiuti da rimuovere e ci sono piante che crescono sui tetti delle vasche di decantazione e sotto le passerelle di accesso agli impianti. Ora è Fabrizio Luches, presidente di Carniacque, a mettere i puntini sulle “i” e a chiedere che il depuratore sia consegnato dal precedente gestore a precise condizioni. Così venerdì ci sarà un nuovo sopralluogo al sito per verificare cosa è stato risolto rispetto alla visita, fatta una settimana fa, da Carniacque, soggetto che gestirà l’impianto, e il Comune proprietario del depuratore. Luches lamenta di aver ricevuto da Tolmezzo Depur solo parte della documentazione di manutenzione: «I quaderni della manutenzione – osserva – sono aggiornati a metà 2013 e manca tutto il 2014. Ora, magari la manutenzione è stata fatta, ma non si capisce che operazioni sono state svolte nell’ultimo anno e mezzo, perché la documentazione non lo dice. Il depuratore è composto da un coacervo di impianti e ogni impianto ha il suo quaderno di manutenzione, per un totale di 1.500 pagine nel complesso. L’ultimo quaderno aggiornato che abbiamo visto è fermo al luglio 2013. Tolmezzo Depur all’udienza in tribunale l’8 gennaio sulla presa di consistenza dell’impianto si è rifiutata di firmare il verbale e ha rinunciato alla lite. «L’impianto – afferma Luches, mostrando anche delle foto – ha problemi anche di manutenzione ordinaria. Ci sono alberelli che crescono sulle coperture delle vasche di decantazione e anche tra le scale di emergenza. Le coperture sono costate 150 euro il metro quadrato e lasciare che vi crescano piante può comportare problemi», perché le radici rischiano di creare danni alle strutture». «Il depuratore consortile – fa notare Luches – è costato parecchio, tanti sono stati i soldi pubblici impiegati per realizzarlo». In effetti l’intero impianto, costruito dopo le vicende giudiziarie sull’inquinamento del fiume Tagliamento, costò, come si ricorderà, la bellezza di 10 milioni di euro alla Regione e 4 milioni alla cartiera Burgo. L’impianto era stato progettato per servire un’utenza equivalente a 138 mila abitanti (il carico della Burgo equivale a 85 mila abitanti)». «Sicuramente – dice Luches – vediamo una carenza di manutenzione ordinaria, come le piante, come il mucchio di rifiuti che non è stato portato via e in cui ci sono calcinacci, pezzi di asfalto e tubature vecchie, come lo stato di alcune valvole. Ci sono tubature che percolano: dai fori cioè si vede uscire del liquido. Abbiamo fissato un sopralluogo il 16 gennaio. Tolmezzo Depur aveva chiesto di farlo il 23 gennaio. Noi abbiamo intanto voluto fare quello del 16 gennaio, dove eravamo presenti noi, i tecnici del Comune, nessun responsabile di Tolmezzo Depur, c’erano solo i dipendenti. Ora ci ritroveremo il 23 gennaio e, se tutte le carenze che abbiamo rilevato non saranno risolte, valuteremo il costo degli interventi e si agirà in garanzia, quindi il costo lo pagheranno loro».