Carnia: in arrivo 500 mila euro per il Gpl anche se i Comuni chiedevano un milione

di Gino Grillo.
Un contributo straordinario per andare incontro alle popolazioni montane servite, per il riscaldamento, dal Gpl: su proposta dell’assessore regionale Sara Vito nelle pieghe di assestamento del bilancio sono state inserite risorse per 500 mila euro (dai Comuni era stato chiesto un milione di euro). Ora la giunta regionale ne ha approvato anche il regolamento attuativo. I Comuni interessati da questo provvedimento sono sette, quattro in provincia di Pordenone (Andreis, Barcis, Cimolais, Claut) e tre in quella di Udine: Paularo, Forni di Sopra e Forni di Sotto. Si tratta della risposta all’annosa questione che vede i Comuni schierati contro Eni Spa affinchè si applichino le disposizione dell’accordo, stilato nel 1990, fra l’allora Agip, Regione e Comuni che prevedeva la metanizzazione della montagna e prevedeva che il gas propano liquido a aria propanata avesse un prezzo simile a quello del metano. Nel tempo però si è verificato un progressivo divario sul prezzo delle fonti combustibili applicate ai Comuni serviti da Gpl nonostante si fosse convenuto che il prezzo della kilocaloria avesse dovuto rimanere collegato al prezzo del gas naturale, in virtù anche del fatto che l’infrastruttura è stata pagata per il 65% dalle casse regionali. Dopo diverse riunioni la Regione aveva aderito alla richiesta dei Comuni di farsi interprete, nei confronti di Eni Spa, di una mediazione per ridurre il prezzo del Gpl, che attualmente è mediamente tre volte più caro del metano. I beneficiari del contributo, prescrive il regolamento, sono i nuclei familiari, residenti e non residenti in edifici di civile abitazione dei Comuni interessati, anche non proprietari degli immobili, ma collegati alle reti di distribuzione. Il contributo è commisurato al consumo sostenuto ed è stato quantificato nella misura di 1,27 euro per metro cubo erogato alle utenze, con riferimento all’anno 2014. Per poter accedere al contributo le famiglie devono presentare domanda al rispettivo Comune, con la documentazione della spesa sostenuta nel 2014. Il procedimento è “a sportello”, quindi le domande saranno accolte secondo l’ordine di presentazione. «Misura giusta e attesa, per venire incontro agli abitanti di questa parte della nostra montagna, alle prese con un costo del gas da riscaldamento nettamente superiore rispetto ad altre aree territoriali del Friuli Venezia Giulia» ha commentato la presidente Serracchiani. «Si tratta di un primo successo- dichiara il sindaco di Forni di Sotto Marco Lenna- anche se non è la soluzione definitiva. È un primo passo che riconosce i nostri diritti e che giunge in un momento di gravi difficoltà economiche».