Carnia: va in pensione “Manzan”, assunto facendo autostop

 

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di Gino Grillo.
Walter Coslovic, meglio conosciuto come “Manzan”, dopo 42 anni di ininterrotto lavoro alla Seima Italiana, oggi Automotive Lighting, è andato in pensione. Un momento che nella vita tocca a molti, ma a Walter questi 42 anni di lavoro sono dovuti alla fortuna, a un giorno di pioggia che gli ha cambiato la vita. Una gioventù, la sua, trascorsa con molti problemi economici e sociali perché, primo di sette fratelli, nato nel 1954, nell’Istria italiana, ha dovuto con la famiglia lasciare tutto e da sfollato stabilirsi a Trieste, dove con tante difficoltà si è dovuto arrangiare facendo molti disparati lavori. In gioventù ha trovato un valido sostegno in don Emilio De Roja, che lo ha aiutato dandogli pure ospitalità per alcuni mesi nel suo istituto. All’epoca Walter faceva la spola tra Udine e Manzano e da questa località è stato ricavato il soprannome con il quale in molti lo conoscono, sino al suo trasferimento in Carnia dove aveva trovato occupazione, in lavori saltuari e precari. Walter ha stabilito così la sua dimora a Tolmezzo, in un prefabbricato costruito dopo il terremoto del 1976. Agli inizi di questa sua permanenza in Carnia vede la vita di questo esule cambiare nel luglio 1972 quando una notte, mentre nella zona imperversa un forte temporale, sale a piedi la strada che da Amaro porta a Tolmezzo. Fradicio di pioggia Walter pensa bene di fare autostop: al suo pollice alzato si ferma un’automobile alla cui guida c’è un conducente che si guadagna subito la fiducia di Walter e che diventa depositario della vita travagliata di questo esule istriano. Alla guida di quell’automobile c’è il ragioniere Antonio Barbi, direttore del personale della Seima Italiana, che commosso dalla storia invita Walter a presentarsi in ufficio alla Seima il giorno dopo. Da allora, assunto come apprendista e per lunghi 42 anni ha lavorato facendosi stimare dalle maestranze e dagli amici. Appassionato di calcio, tifoso della Triestina e della Manzanese, Coslovic ha girato tutti i campi di calcio della Carnia. D’estate non esitava a prendere il motorino e a salire ad Ampezzo dov’era in ritiro la Triestina. Adesso abita, da solo, nella frazione di Caneva in una casa popolare ed è dispiaciuto nel aver dovuto lasciare, esattamente dopo 41 anni e sei mesi, i tanti amici di lavoro, ma contento di godere della meritata pensione e prendersi del tempo per visitare, sempre in motorino, tutti i suoi amici sparsi per la Carnia e il Friuli. Una notte di temporale, dove è sorta un’amicizia che non ha fine: riconoscente Walter ogni anno, nell’anniversario della morte di quell’autista che gli diede fiducia, il ragioniere Antonio Barbi, porta dei fiori alla sua tomba, a ricordo di quell’atto che gli ha cambiato la vita.

Una risposta a “Carnia: va in pensione “Manzan”, assunto facendo autostop”

  1. Lo conoscevo Manzan quando abitavo a Tolmezzo da ragazzo!
    Sono anche stato con amici nel suo prefabbricato di allora! Non sapevo bene la sua storia…so chi era il direttore della seima citato! Ricordo la sua bici parcheggiata dentro casa e lui che passava per le vie di Tolmezzo! Mi fa piacere oggi che ho 50 anni aver letto la sua storia….grazie e saluti a manzan….Andrea.

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