Carnia: in Val Pesarina con l’ingegner Giacometti nasce la filiera Sadilegno

di Veronica Balutto.
Uno degli argomenti vincenti di questi tempi è sicuramente l’aggregazione. 12-to-Many (12/IT-01-01) è prima rete di imprese della filiera foresta legno in Carnia che può realizzare il sogno di molti di vivere in una casa di legno accogliente, sana e a bassissimo impatto ambientale, con un alto valore economico e sociale. La filiera è interamente compresa nel raggio di 12 chilometri: l’anello della sostenibilità, dove si è creata una filiera di trasformazione del legno da bosco a casa, arredamento e biomassa. L’intero progetto è stato messo a punto dall’ingegner Samuele Giacometti che, ha lasciato la sua terra natía nelle Marche per venire a vivere in Val Pesarina nella Casa di Legno Ecosostenibile di Sostasio di Prato Carnico. Questo progetto nasce dalla trasformazione di 43 piante provenienti dai vicini boschi di Pesariis: ha creato un indotto per piú di trenta addetti oggetto di studio dall’Enea, premiata con la Bandiera Verde Legambiente, il CasaClima Award e il Best Practice Pefc, certificata dal Pefc Italia, primo caso al mondo, e dall’Ape del Fvg (CasaClima Bpiú). Questi concetti di alta ecosostenibilità hanno portato all’individuazione del Metodo SaDiLegno®, oggi alla base del progetto di imprese che a sua volta ha permesso la costituzione della Rete di Imprese della filiera Foresta-Legno in alta Carnia cofinanziato dalla Regione per l’innovazione nel settore della filiera foresta legno, e patrocinato dall’Inea, dalla Comunità Montana della Carnia e dal Pefc Italia. I nodi di 12-to-Many sono in grado di produrre abitazioni, sculture, complementi e componenti d’arredo, strumenti musicali, legname tondo, segati e legna da ardere, cosí da valorizzare le risorse boschive del territorio. Questo sistema è altamente innovativo: la rete accompagna il cliente nel bosco per toccare con mano il legno-pianta e prendere cosí contatto con la materia che verrà utilizzata per produrre il proprio prodotto. Argomento vincente è quello di seguire in maniera totale la trasformazione del legno, dall’abbattimento della pianta, alla fase di trasformazione, sino all’oggetto compiuto. Tracciabilità totale per una piena consapevolezza di qualità e sostenibilità di cio che si acquista. In tutti i prodotti, inoltre, sono applicate le metodologie di Life Cycle Assessment (Lca) per quantificare i costi ambientali dell’intero ciclo di vita dalla nascita all’abbattimento della pianta, e Quality Function Deployment (Qfd) per analizzare tutte le caratteristiche tecniche della pianta, per non disattendere il consumatore finale. Una produzione che ha valorizzato il valore locale di queste imprese è il clavicembalo Modello Giusti 1679 a 2 registri da 8 pieni dei fratelli Alessandro e Michele Leita di Prato Carnico, primo strumento musicale al mondo certificato Pefc. Tali lavorazioni permettono di valorizzare l’abete rosso di risonanza, il noce ed il carpino della Val Pesarina e altre materie prime locali selezionate e trasformate. Ci sarà l’occasione di apprezzare questo strumento durante il concerto del Maestro Busettini di Tarvisio, clavicembalista di fama internazionale, il prossimo 6 agosto a Prato Carnico. Un racconto in divenire per la rete 12-to-Many (12/IT-01-01) che avrà l’occasione di raccontare la sua esperienza attraverso foto, prodotti alimentari ed artigianali nella mostra “Dai Sapori ai Saperi della Carnia” ospitato all’interno del padiglione “Territori attraenti per un mondo sostenibile” gestito dalla Kip International School. Per raccontare una storia sostenibile che rende vivi i nostri territori. Per valorizzare il nostro territorio locale con tutte le sue potenzialità, per un mondo un po’più green che incontri le economie del posto, usi energie rinnovabili ed educhi a una visione piú ecosostenibile.