di Gino Grillo.
La scarsità di precipitazione ed il freddo intenso, con anche 10 gradi sotto zero, di questo periodo hanno causato diversi disagi ad un’azienda zootecnica. A dissetare nove mucche e alcuni cavalli dell’azienda di Renato Dario, in Val di Lauco, a quota 1.200 metri, località completamente senza un centimetro di neve, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco, alle 22.30 di domenica, con due fusti di 200 litri (altri erano stati portati in quota da Carniacque nei giorni scorsi). «L’acqua – racconta la moglie di Renato, Donata – arriva a giorni alterni, non ne abbiamo neppure per usi domestici, ma l’importante era dissetare gli animali». La zona, dove vive una dozzina di personei, è servita da un acquedotto privato, costituito da un vascone eretto “sotto i monti”” e da una rete sotterranea costruiti in tempi lontani dai pastori. Oggi l’acquedotto serve tre aziende agricole e una cinquantina di capi, ma l’azienda di Dario è la più lontana, in una zona pianeggiante dove l’acqua fa più fatica ad arrivare. «Le tubature – spiega Donata – arrivano prima in stalla, poi salgono ai piani superiori dove abbiamo l’abitazione. Qui l’acqua scarseggia, a volte non arriva neppure e non possiamo neppure farci la doccia». Per gli usi domestici «ci si arrangia con bottiglie d’acqua minerale», mentre il bucato lo si porta a valle da parenti. «Carniacque e il Comune – prosegue Donata -. una volta avvertiti, hanno effettuato dei sopralluoghi. Alcuni anni or sono la vasca di raccolta è stata ammodernata, ma ora manca l’acqua per gli animali e bisogna che si intervenga in modo che simili situazioni non abbiano più a ripetersi». Non manca un accenno polemico: «Non vorrei – termina la donna -, considerato che le temperature sono spesso sotto zero, che qualcuno lasci qualche rubinetto aperto per non far gelare le condutture: l’acqua è importante per tutti».