Carnia: Le mille storie racchiuse nella stanze vuote del tempo, intervista a Ulderica Da Pozzo

di Timothy Dissegna.
Due occhi curiosi, vivaci, abituati ormai da decenni a dare del tu all’inquadratura della macchina fotografica: questa è la “foto” che ci si porta via dentro dopo aver incontrato Ulderica Da Pozzo, artista friulana tra le più apprezzate a livello internazionale. Classe 1957, è nata a Ravascletto, in Carnia, e da lì ha intrapreso un percorso che la porterà fino a Expo 2015, dove insieme ad altri colleghi italiani è stata selezionata per esporre le proprie opere narranti i luoghi del Friuli. Incontriamo la Da Pozzo a Palmanova, alla Polveriera Garzoni che ha ospitato la sua ultima mostra, “Stanze”. Iniziamo parlando dei soggetti, di come ha scelto cosa immortalare e ci spiega che è stato un lavoro lungo e incentrato sulla “memoria”. La stessa che è racchiusa negli oggetti che ha trovato nelle case abbandonate che ha visitato, senza che lei toccasse o modificate nulla: dalle Valli del Natisone fino al Medio Friuli, passando per la Carnia e molti altri luoghi ancora, ha condensato tutte quelle immagini nella Polveriera, ma il lavoro complessivo è molto più ampio. Osservando le foto, si viene colpiti dalla loro ricchezza di luci e colori, ma non c’è alcun “trucco”: la fotografa sottolinea che usa solo luce naturale, al massimo compie qualche minimo lavoro di post-produzione, ma per il resto ciò che si vede è come l’ha immortalato lei. Ci racconta il legame che la unisce alle sue terre natali, a quella Carnia che l’ha vista crescere professionalmente e che ha raccontato varie volte con i propri scatti: è iniziato qui il suo percorso sulla “memoria”, attraverso muri e oggetti di chi oggi non c’è più. Un’altra via per raccontare il mondo universale, alla fine. Sa già quali foto esporrà a Milano?” le chiediamo. Ci rivela che avrebbe voluto portare all’Esposizione proprio “stanze” ma ha dovuto trovare un compromesso con i curatori, perché le hanno chiesto di mostrare anche altri spaccati della regione. Comunque ci saranno almeno due scatti, ma le idee sono ancora al lavoro, non lo sa bene ancora. Nell’era del web, infine, non è possibile non chiederle che valore abbia oggi la fotografia. Tanti nomi del settore dividono in due questo mondo, alto e basso. Ma la Da Pozzo non lo fa: per lei ha tante anime e grazie a queste continua ad avere un senso dell’esistere. Sono parole importanti le sue, quasi poetiche ma estremamente concrete: come le sue immagini, specchio di mille storie dimenticate in una stanza vuota dal tempo. @dantefalco

Pubblicato da aldorossi

Questo è il blog di Aldo Rossi, cantautore Friulano. Ci trovi musica e news dalla Carnia e dal Friuli.