Carnia: «Panoramica da riaprire» tutti d’accordo

di Antonio Simeoli
La si può definire una sorta di rivoluzione Copernicana. Per anni, almeno sul fronte turistico, la Carnia è stata trainata dalla Regione o da manager illuminati; ora la Carnia alza la voce e chiede un’inversione di tendenza agli enti preposti anche in chiave turistica per rialzare la testa dopo un anno difficile. Ieri pomeriggio intorno alle 17 la giunta comunale del piccolo paesino di Comeglians ha approvato un ordine del giorno “pesante”. Si tratta di un piccolo Comune che però, garbatamente, alza la voce per chiedere in primis alla Regione di trasformare un suo gioiello finalmente in una risorsa per tutta la Carnia e non solo. Il gioello è noto, perchè se ne parla con continuità almeno dal 2011, da quando cioè, all’ultimo momento e facendo scoppiare furibonde polemiche, la tappa del Giro d’Italia che si concluse sullo Zoncolan evitò il Monte Crostis e la traversata della Panoramica delle vette per la bocciatura dei 7 spettacolari chilometri sterrati in quota da parte della giuria della corsa. Adesso, dopo tre anni in cui la Panoramica delle vette è stata presa d’assalto dai turisti di tutto Europa, proprio grazie alla “particolare” pubblicità arrivata dal Giro d’Italia, e soprattutto dopo un’estate in cui la strada è rimasta chiusa a causa di un piccolo smottamento, da Comeglians parte la richiesta di sistemare quei chilometri. Essenzialmente per due motivi. Il primo, il più importante. La Panoramica delle vette, e il monte Crostis, possono (e per Comeglians devono) rappresentare il fulcro dello sviluppo turistico della Carnia, terra considerata ancora incontaminata e per questo appetibile dai turisti di tutta Europa che proprio nella Panoramica, una strada a un passo dal cielo, vedono l’esaltazione di questo concetto. Il secondo, il più ambizioso, è quello di chiudere il cerchio apertosi nel 2011 portando, magari già nel 2016, una tappa della corsa rosa, il secondo avvenimento ciclistico del mondo, sul Crostis e sulla Panoramica delle Vette. Questa la sostanza dell’ordine del giorno approvato ieri da Comeglians, grazie all’intuizione del sindaco Flavio De Antoni. Ma l’odg non sarà l’unico. Perchè a questo se ne aggiungeranno nei prossimi giorni quelli di altri 16 Comuni della Carnia. Tutti uniti (finalmente) nel chiedere che la strada già dalla prossima estate possa essere messa in sicurezza e valorizzata. Eccola la rivoluzione Copernicana. Partita da Comeglians, il piccolo paesino con sopra una delle strade più belle d’europa. E le foto che si possono ammirare anche sul sito web del Messaggero Veneto ne sono solo una piccola dimostrazione.