Carnia: Paularo, proteste per la musica alta di notte, l’assessore De Toni invita alla tolleranza

 

È il grande dilemma del turismo in montagna: riposare o divertirsi. Da un lato, i giovani reclamano maggiori divertimenti, dall’altro vi è chi, valligiano o turista, intende riposare. A Paularo, durante una festa regolarmente autorizzata (si poteva far musica sino alle 2 della mattina), sono giunti i carabinieri chiamati da alcune persone che non riuscivano a dormire. La musica era già terminata, ma un folto numero di giovani si era fermato in prossimità del locale pubblico sino alle 3.30. Sulla questione è intervenuto l’assessore comunale alle attività produttive Renzo De Toni: «In montagna – afferma – mantenere aperte le attività produttive è molto difficile, in quanto i costi di gestione sono sempre più alti, la gente sempre meno e con sempre meno soldi da spendere». De Toni dice di conoscere bene quali siano le difficoltà degli esercenti per portare a casa «niente di più di un dignitoso stipendio, creando posti di lavoro e subendo critiche in quanto non offrono nulla al turista». E nel contempo De Toni lancia una frecciata anche a quanti, «concentrati su loro stessi, non tollerano di essere disturbati, nemmeno durante una serata estiva, unico periodo in cui si possono organizzare feste all’aperto». Feste che l’assessore ritiene organizzate «non per far soldi, in quanto oberate da troppe incombenze burocratiche, ma per animare i nostri paesi e dare l’opportunità ai nostri giovani di potersi divertire e stare in compagnia in loco». Per cui De Toni invita quanti si sentono infastiditi da queste, sporadiche, occasioni di festa, a essere più tolleranti verso i giovani del paese e i turisti che si divertono in qualche serata prefestiva sino a tardi.