Carnia: per la giuria il miglior salame è di Villa Santina, per il pubblico quello di Ovaro

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di Gino Grillo.

Non vi è stata condivisione di sapori fra la giuria tecnica e quella popolare nell’assegnare il titolo di miglior salame della Carnia. Per la giuria popolare ha vinto quello di Rinaldo Beorchia di Ovaro, per quella tecnica presieduta da Beppe Pucciarelli vince quello di Franco Mainardis e Fabrizio Ariis di Villa Santina; scelti fra i 34 norcini della Carnia. Centinaia di persone hanno preso parte alla festa rallegrata dalla musica di Aristide con ballo sul brear e passeggiate in carrozza trainate da cavalli. Mentre il premio della giuria popolare è stato scelto dal palato dei visitatori, che assaggiavano i vari salumi dando loro un voto secondo il loro apprezzamento, quella tecnica, della quale facevano produttori,norcini, allevatori, macellai e consumatori, ha tenuto conto dell’aspetto visivo del prodotto, della presenza di muffe, dell’odore e dei profumi, del gusto e del retrogusto finale, premiando oltre al duo Ariis e Mainardis, Edi Fabbris di Lungis di Socchieve, al secondo posto, e Giovanni Tomat di Uerpa di Lauco al terzo. La giuria ha espresso soddisfazione per la qualità media dei salami, stabilendo che «l’affumicatura è stata rispettata e interpretata nel modo corretto della tradizione nonostante l’eccessiva piovosità della stagione che ha causato problemi nella stagionatura». Una festa dei prodotti di montagna, salami e formaggio, che ha visto la nascita di una rete d’impresa tra il formaggio frant di Elio Matiz di San Juri con i biscotti Esse di Raveo dando vita a un nuovo prodotto da assaporare con miele e un calice di vino dolce.