Carnia: la protesta dei sindaci in regione, il Gpl costa troppo

di Gino Grillo.

«I cittadini sono esasperati e la Regione non viene loro incontro». Il sindaco di Paularo, Ottorino Faleschini, che parla anche a nome dei colleghi Lino Anziutti e Marco Lenna, i cui Comuni – Forni di Sopra e Forni di Sotto in Carnia, Claut, Andreis, Barcis e Cimolais nella montagna del Pordenonese -, sono serviti dal Gpl anziché dal metano per il riscaldamento, sollecita la Giunta Fvg a dar seguito a quanto convenuto con l’assessore regionale Sara Vito nell’incontro tenutosi lo scorso dicembre in municipio a Forni di Sopra. «L’assessore – ricorda Faleschini – doveva informarci sull’esito dell’incontro che la Regione avrebbe dovuto tenere con l’Eni Spa che fornisce, in regime praticamente di monopolio, il gas da riscaldamento ai nostri Comuni. Salvo una telefonata interlocutoria con lo stesso assessore, non abbiamo avuto altre notizie, e la gente continua a pagare per il riscaldamento il triplo di quanto non si paghi negli altri paesi serviti dalle reti del metano». Faleschini chiede, pertanto, alla Regione Friuli Venezia Giulia che trasferisca le reti distributrici ai Comuni stessi,’ «base essenziale per poter di seguito metanizzare i paesi. Ci aspettiamo – sottolinea il primo cittadino di Paularo – una risposta urgente dalla Regione per poter accedere al progetto della Provincia, che ha già effettuato i sopralluoghi alle reti per verificare la fattibilità, teso a metanizzare anche i Comuni carnici e in parte quelli del Pordenonese». Un passaggio veloce e indispensabile per poter inserire anche i tre Comuni carnici nel bando di gara che la Provincia si appresta a indire come stazione appaltante. Alla Regione si era chiesto pure di concedere ai Comuni dei fondi da essere destinati, tramite una specie di “carta famiglia”, ai residenti per eliminare il gap economico sostenuto dal maggior prezzo del Gpl rispetto al metano. «Si tratta, globalmente – spiega ancora al riguardo Ottorino Faleschini -, di un milione di euro, 570 mila per i tre Comuni carnici, una cifra che la Regione può permettersi di erogare facilmente». I sindaci addossano alla Regione una parte della colpa di questo squilibrio fra i prezzi del metano, normalmente utilizzato nella stragrande maggioranza dei paesi friulani, con quelli serviti a Gpl. «Aspettiamo delle risposte da troppo tempo – incalza Faleschini – dalla Regione che tra l’altro ha delle grosse responsabilità in quanto accaduto, sin dal 2003 permettendo all’Eni di gestire la distribuzione in questa maniera. È opportuno che la Regione, quale titolare della concessione con l’Eni, dia delle risposte prima che la protesta dei cittadini monti ancora più rabbiosa». Protesta che, come ha spiegato ancora Faleschini, i sindaci si sentirebbero in dovere di sostenere assieme ai loro concittadini. «È ora che la presidente Serracchiani – termina il sindaco di Paularo – dia dimostrazione che è veramente interessata alla sua delega per la montagna».