Cavazzo: ci si ricordi del lago anche senza emergenze «Non siamo solo un serbatoio d’acqua»

di Tanja Ariis.

«Non siamo soltanto un serbatoio d’acqua per gli incendi, perché ci sono anche attività economiche legate al lago di Cavazzo che sono rimaste bloccate per un mese e c’è un progetto di sviluppo turistico che chiede sostegno». Ha atteso la fine dell’emergenza, il sindaco di Cavazzo, Dario Iuri, rispettoso del momento difficile causato dall’emergenza incendi e della necessità di un intervento senza se e senza ma su quanto stava accadendo sulle montagne della Val Raccolana e del Canal Del Ferro. Il primo cittadino esprime solidarietà ai residenti di quelle zone e il suo rispetto e riconoscenza a tutti coloro che hanno operato per aver ragione delle fiamme. Il dibattito sulla vicenda, osserva Iuri, non è mancato, coinvolgendo anche Provincia e Regione, ma nessuno si è posto il problema, almeno dopo che gli incendi erano domati, dei disagi creati anche alla sua comunità, che non può sempre e solo dare e che meriterebbe attenzione quanto meno con un sostegno al suo progetto di sviluppo turistico del lago. «Gli abitanti di Mena, Somplago, Interneppo e Alesso – dichiara al proposito Iuri – per un mese si sono visti passare sopra le teste i Canadair che si sono riforniti d’acqua nel lago di Cavazzo. Per un mese, nel caldo più torrido, con le finestre aperte, sveglia prima delle 7 e avanti nel continuo fragore fino alle 21, con spesso addirittura tre Canadair all’opera» con passaggi anche ogni 20 minuti. «E poi il mio pensiero va alle realtà imprenditoriali che con tanta fatica sono riuscite a trovare possibilità di reddito sulle sponde del lago: la Nautilago, Giorgio Pitteri, i due camping. Corsi di vela già prenotati rinviati, vele e windsurf fermi, impossibilità di noleggio di barche e pedalò ai tanti turisti. Spero che fra gli eventuali interventi a favore delle aree percorse dagli incendi gli enti sovracomunali terranno in considerazione anche il“sostegno”per il mancato guadagno di queste realtà» in un mese cruciale. «E spero soprattutto – conclude il sindaco di Cavazzo – che finalmente la Regione concordi con i Comuni rivieraschi azioni concrete per lo sviluppo turistico della valle del lago».