Cercivento: La Torre al senato stravolge il testo di legge sui fusilâz

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di Luciano Santin.
Il Senato azzera il testo approvato all’unanimità dalla Camera, per restituire l’onore ai fusilâz e a tutti i “giustiziati” per trasgressioni disciplinari. La legge, passata in tre mesi a Montecitorio, è rimasta ferma per un anno e mezzo alla commissione Difesa di Palazzo Madama, e oggi riappare non con qualche modifica, ma stravolta nella lettera e nello spirito. Là dove si chiedeva perdono agli uccisi, si ipotizza di concedere il perdono. E sparisce il coinvolgimento delle scuole superiori, tramite concorso. «Ho servito la patria in divisa, ma non mi ci riconosco più. Rifiuto qualsiasi legge su questi presupposti, rigetto il perdono agli innocenti», è l’amaro e duro commento di Mario Flora, nipote di Silvio Gaetano Ortis, uno dei quattro alpini friulani uccisi. «Li hanno fucilati per la seconda volta», commenta, tranchant, l’onorevole Scanu (Pd), primo firmatario della legge. «Uno schiaffo istituzionale, e l’avallo della tesi per cui a Norimberga sono stati condannati militari ligi agli ordini», aggiunge il compagno di partito Giorgio Zanin, relatore della legge. I due, e altri deputati, hanno redatto un preoccupato comunicato stampa. Barese, figlio d’arte (il padre è stato amministratore Psi), La Torre – dicono – è vicino a D’Alema a dell’Utri e agli ambienti militari. Famoso il suo discorso sugli F35: «Dire tagliamo i caccia e facciamo gli asili nido è un eccesso di demagogia e di disinformazione». La legge Scanu-Zanin approda al Senato il 25 maggio 2015 (data simbolo, così La Torre dirà di voler procedere entro il 4 novembre). Il relatore mette le mani avanti: occorre approfondire demandando il tutto a un comitato ristretto. Nel gruppetto, da lui presieduto, siede anche Maurizio Gasparri, contrario «a un intervento legislativo che sembra avere come fine una riscrittura del passato di orwelliana memoria». In commissione è presente anche Gioacchino Alfano, che esprime il proprio apprezzamento per le modalità scelte. Lo scorso ottobre La Torre relaziona sulle audizioni (non rendendo noti, peraltro i nomi degli auditi e i loro pareri, eccezion fatta per Arturo Parisi). Moltissimi i problemi prospettati: dalla «necessità di decidere se dare la priorità alla memoria o al diritto», al fatto che «l’uso dello strumento giuridico per fornire o riscrivere giudizi morali appare estraneo alla logica dello stato di diritto» e che non si può «giudicare con categorie e sensibilità attuali fatti storici di un secolo fa». C’è poi il rischio di «confondere i piani tra le sentenze che applicavano correttamente la legge vigente (severa ma comunque espressione della forma mentis di un’epoca), e, invece, i casi di arbitraria inflizione della pena capitale, anche senza un processo». Altre difficoltà discendono dal fatto che potrebbe esserci qualche «ombra di incostituzionalità» in merito al «principio di difesa della patria sancito dall’articolo 52», dichiara La Torre (dimenticando che la guerra’15-18 fu di offesa). Aggiunge che ci sarebbero disparità di trattamento con i fucilati di altre guerre (da quelle d’indipendenza alla II mondiale), con i condannati a pene inferiori a quella capitale (e non riabilitati), e che occorre evitare che «i caduti nell’adempimento del dovere o addirittura i decorati si ritrovino, nei fatti, considerati alla stessa stregua di coloro che sono sottratti a quel dovere». Non basta: i discendenti potrebbero nutrire «aspettative economiche risarcitorie, o di recupero emolumenti mai corrisposti», la riabilitazione presuppone «una condotta positiva successivamente alla condanna», (che non c’è stata, essendo i fucilati deceduti). Ancora, i senatori della Repubblica non possono chiedere perdono per sentenze comminate in nome del re, il Tribunale militare di sorveglianza non ha risorse adeguate, l’Albo d’oro è chiuso da cinquant’anni, e occorrerebbe riscriverlo. Infine si boccia l’idea di investire i giovani di un giudizio, trattando l’argomento: non si può infatti fare «troppo affidamento nelle basi culturali di un adolescente».