Ciclovia Alpe Adria: ecco i nuovi tratti là dove c’era il treno

di Piero Cargnelutti.

La ciclabile Alpe Adria (che nei progetti vuol collegare l’Austria a Grado) si arricchisce di nuovi tratti, alcuni creati ex novo, la maggior parte realizzati sul sedime della vecchia ferrovia. Così da Gemona a Venzone, lungo i percorsi naturalistici del parco Minisini di Ospedaletto e l’ex ponte ferroviario sopra il Tagliamento. Saranno terminati in primavera i lavori dell’ammontare d’un milione 200 mila euro, avviati l’anno scorso dalla Comunità montana per realizzare la ciclabile tra Gemona e Venzone che si collegherà in futuro alla ciclovia Alpe Adria in arrivo da Tarvisio. Il tratto ciclabile si snoda tra via Battiferro a Gemona e la zona di Casali Scjis a Venzone: nel dettaglio, la nuova pista corre nei terreni di proprietà dell’Azienda sanitaria accanto all’ospedale San Michele per collegarsi con via Cjamparis dalla quale il percorso ciclabile si immette direttamente nel parco Minisini dall’entrata di borgo Mulino a Ospedaletto. All’interno del parco il percorso resterà su strada sterrata, essendo localizzato in prossimità di un’area Sic: dietro la chiesa di Santo Spirito è stata realizzata una rampa di collegamento con l’ex sedime ferroviario che conduce direttamente a Casali Scjis attraverso la via Strete Lungje che invece è stata asfaltata. Da quel punto, il ciclista potrà scegliere se raggiungere facilmente il centro di Venzone oppure proseguire verso Pioverno dove il collegamento ciclabile con Cavazzo è attivo da anni. Il collegamento a nord con Moggio via Tarvisio sarà realizzato dalla Provincia. Il collegamento con Venzone è senz’altro un passo importante per il Gemonese: tale percorso dovrà in futuro essere completato con un tratto che permetterà di giungere ad Artegna attraverso i campi accanto alla ferrovia e con il ponte di Braulins, da dove a breve partiranno i lavori per il collegamento Osoppo-Tomba di Buja. Tra Ugovizza e Tarvisio invece è già stato asfaltato il tratto che “taglia” Valbruna e si sta lavorando alla galleria di Malborghetto.