Cividale: qualità aria, niente dati e l’Arpa viene denunciata


di Lucia Aviani

Finora si erano limitati agli ammonimenti. Adesso, dopo il confronto in Commissione regionale ambiente, sono determinati a passare ai fatti: proclamando profonda delusione per gli esiti dell'audizione, svoltasi nei giorni scorsi, il Comitato di tutela e difesa ambientale di Cividale e Moimacco e Adriaticgreenet annunciano un ricorso alla Corte di giustizia europea nonché un esposto alla Procura della Repubblica di Udine nei confronti dell'Arpa, accusata di non aver ancora divulgato i dati dell'ultima tranche del monitoraggio sulla qualità dell'aria eseguito («con denaro pubblico») nella zona industriale a cavallo fra i due Comuni.  «Durante il meeting in Regione – dice il Comitato – si è parlato di 37 sforamenti, nel 2010, del limite massimo previsto per le emissioni di polveri sottili  In realtà quella cifra si riferisce solo a 7 mesi, non a tutto l'anno». Adriaticgreenet, da parte sua, fa sapere che durante il vertice non è stata data alcuna risposta ai rilievi relativi alla procedura di rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale all'Acciaieria Fonderia Cividale. «Tanto meno – osserva la presidente dell'organismo, Elena Gobbi – sono stati forniti chiarimenti sulle modalità di rilevamento degli inquinanti in atmosfera. E la richiesta di allargare la "zonizzazione" del piano regionale di miglioramento della qualità dell'aria, rimediando alla sorprendente esclusione dei comuni di Cividale e Moimacco, non ha avuto riscontro. In merito all'ormai conclusa vicenda dell'Aia – prosegue la Gobbi – l'Arpa ha definito congrua la tempistica dell'iter (5 anni), trattandosi, si è detto, di una situazione complessa: abbiamo eccepito che in casi sicuramente più complicati l'autorizzazione è arrivata nei limiti previsti dalla legge, 150 giorni. Nell'incontro – conclude – si è sorvolato sulla devastazione del diritto ambientale prodotta da un procedimento pubblico che di fatto si è basato su una documentazione non congruente, si è protratto, appunto, per un quinquennio e ha avuto sette integrazioni e modifiche». Tenuto conto delle mancate spiegazioni e dell'assegnazione dell'Aia all'Acciaieria, Adriaticgreenet sta «predisponendo una denuncia alla Commissione delle Comunità europea per violazione del diritto ambientale e per una non corretta applicazione della direttiva 2008/1/CE sulla prevenzione e riduzione dell'inquinamento».