Enemonzo: l’unico negozio di alimentari del paese rischia la chiusura

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(t.a. dal MV di oggi)

L’unico negozio di alimentari del paese rischia la chiusura. La proprietà, la Cooperativa indotto Carnia, deve decidere a breve se tenerlo aperto o no e per questo nei prossimi giorni organizzerà in negozio una riunione con la popolazione: se le vendite dovessero rimanere quelle attuali, la Cic dovrà, seppur a malincuore, chiuderlo. La Cic, che svolge la sua attività principale a Villa Santina dove produce collettori per scambiatori di calore, impianti rigidi per vasche e altro, ha avviato nel 2000 l’alimentari in via Tagliamento a Enemonzo. Il negozio è ampio con i suoi ben 120 mq, un po’ defilato, con parcheggio. «Eravamo consci fin da subito – afferma il presidente della Cic, Stefano Adami – che non ci sarebbero stati grandi utili dal negozio. Volevamo creare un punto dove la gente potesse fare la spesa in paese. Il negozio a livello economico però è da parecchi anni che chiude in negativo: a Enemonzo c’è uno zoccolo duro di 50 clienti che vengono quasi ogni giorno», ma ci si aspettava una risposta di gran lunga superiore dai residenti. In questi ultimi anni si è fatto molto per attirare la clientela puntando su ristrutturazione del negozio, reso bello accogliente, preparazione del personale, prezzi competitivi. «Questo è un negozio di paese che ha cercato – assicura Adami – di puntare sulla qualità e che fa le sue promozioni. Vi si possono trovare 2.500 articoli che vanno dal fiore di plastica al surgelato, dal prosciutto appena tagliato alla frutta fresca, cioccolatini e caffè di qualità e c’è anche un corner per i prodotti locali. Qui si trovano anche piante e terriccio in questa stagione. Facciamo ordinativi per persone con problemi di salute, portiamo la spesa a casa». Ma niente da fare. «Noi – spiega Adami – non possiamo permetterci un’attività che perde mille euro al mese come fatturato, non è più fattibile, bisognerebbe andare almeno a pareggio. Facciamo un servizio, ma non ci stiamo dentro. Dovremo fare delle scelte: o teniamo aperto ancora per un breve periodo e vediamo se c’è un’inversione di tendenza o chiudiamo. Per questo faremo un incontro pubblico nei prossimi giorni qui»