Friuli: (a volte) ritornano le sagome anti-incidente della Provincia

di Cristian Rigo dal MV di oggi.

Le sagome anti-incidente stanno per fare ritorno sulle strade del Friuli. Ottenuti i chiarimenti del Ministero, la Provincia di Udine ci riprova. E punta sulle contestatissime sagome per cercare di ridurre il numero di incidenti nei punti neri della viabilità provinciale. Le prime sagome hanno fatto la loro comparsa nel mese di ottobre del 2010, ma pochi giorni dopo sono iniziate le proteste. La più clamorosa l’ha messa in atto il Fronte friulano. Alcuni simpatizzanti del movimento avevano infatti sistemato un cartellone con la scritta “vonde monadis” su diverse sagome. Quello che per Palazzo Belgrado doveva essere il simbolo della campagna sulla sicurezza stradale Easy foot, è stato invece definito da molti come «uno spreco di denaro pubblico». E le 50 sagome sono diventate il simbolo di questo presunto spreco. Tanto che quando, dopo poco più di un anno, sono state rimosse, il Pd ha presentato anche un esposto alla Corte dei Conti chiedendo come mai la Provincia non si sia accorta prima che le sagome erano troppo vicine alla strada, al punto da poter essere, sempre secondo l’opposizione, addirittura pericolose. «In realtà – precisa l’assessore Franco Mattiussi che ha ricevuto la delega ai trasporti dopo l’elezione di Fabio Marchetti a sindaco di Codroipo e quindi ha “ereditato” la responsabilità del progetto Easy foot quando di fatto era già concluso – non c’era stato alcun errore. Tutto nasce da un eccesso di zelo della polizia provinciale che ha chiesto un chiarimento al Ministero. E da Roma hanno ritenuto che per le sagome debbano valere le stesse norme previste per i cartelloni pubblicitari che devono essere sistemati a 3 metri dal ciglio stradale». Non tutte le 50 sagome – molte delle quali erano state anche danneggiate – quindi potranno essere riposizionate. «Contiamo di ricollocare almeno la metà – dice Mattiussi – e a chi le considera uno spreco dico soltanto che, se anche dovessero servire a salvare soltanto una vita umana, sarebbe un ottimo risultato». Per le 50 sagome Palazzo Belgrado ha investito 13.607 euro, 272 per ognuna.

Una risposta a “Friuli: (a volte) ritornano le sagome anti-incidente della Provincia”

  1. aggiornamento del 01/08/2012
    di Cristian Rigo

    «Non sapevo nulla del riposizionamento delle sagome e perciò non ho niente da dire al riguardo». Così il presidente della Provincia, Pietro Fontanini, ha di fatto preso le distanze dal progetto. Precisando però che gli sforzi compiuti dalla sua amministrazione sul fronte della sicurezza stradale non si limitano certo alle sagome o al progetto di prevenzione Easy foot, finanziato con un milione di euro dalla Regione. Sulla stessa linea anche l’ex assessore provinciale ai Trasporti e attuale sindaco di Codroipo, Fabio Marchetti, il quale ricorda i 28 milioni di euro stanziati per i cantieri più importanti avviati soltanto nel 2011. Tra le priorità indicate dal presidente Fontanini c’era infatti la realizzazione di una viabilità più moderna, funzionale ai collegamenti interni e di supporto all’economia, ma anche più sicura. Migliorare le arterie viarie proprio sotto il punto di vista della sicurezza era infatti l’obiettivo principale negli interventi decisi da Marchetti nel 2011 e distribuiti su tutto il territorio provinciale. E, oltre ai grandi cantieri, Fontanini ricorda i piccoli interventi, fondamentali anche per contribuire al rilancio dell’economia friulana in un momento non certo semplice per il mercato. Che il dibattito e le critiche dell’opposizione si concentrino solo sulle sagome, insomma, al presidente leghista proprio non va giù. «Perché la sicurezza – sostengono Fontanini e Marchetti – è una cosa seria e tutti dovrebbero dare il loro contributo senza cercare sterili polemiche».

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