Friuli: contributi regionali per i sistemi d’allarme?

Ci guadagneranno un pò tutti: chi compra il sistema antifurto perchè risparmia, le compagnie assicurative che possono scontare le polizze antifurto, i rivenditori che aumenteranno il giro d’affari. Ma la Regione finanzierà? Per ora si parla di istituire l’Osservatorio Regionale sulla Sicurezza per monitorare e analizzare l’attuazione delle politiche integrate in materia realizzate sul territorio regionale. La costituzione di questo organo a supporto della Giunta è indicato nella proposta di legge 23 presentata dal consigliere regionale del Pdl, Antonio Pedicini e firmata da tutto il gruppo. «Questa proposta precisa Pedicini ha anche lo scopo di disciplinare, nel rispetto dei diritti della persona, la promozione della legalità e della sicurezza sul territorio regionale attraverso un sistema integrato ed interforze che privilegi la prevenzione dei fatti delittuosi. Il concetto di sicurezza non può essere disgiunto da quello di civiltà».

«Tra gli obiettivi prioritari c’è anche la previsione di un contributo per coloro che intendono installare sistemi di allarme nelle proprie abitazioni e di un fondo per le piccole e medie imprese e per i distretti industriali a cui far riferimento sia per l’installazione di antifurti sia per garantire un rimborso parziale per danni subiti a seguito di atti criminosi».

«L’Osservatorio aggiunge Pedicini elaborando i dati sulla sicurezza permetterà di programmare azioni mirate di prevenzione. Attività in questa direzione potranno essere presentate al nuovo Organo dai Comuni con una popolazione superiore ai mille abitanti o da più Comuni con una popolazione complessiva superiore ai mille abitanti. Saranno finanziati anche quei progetti d’interesse presentati dai Comuni con una forte presenza turistica e dalle Province». «Per lo svolgimento dell’attività conclude – l’amministrazione regionale potrà avvalersi di collaborazioni con le Università, Istituti di ricerca e altri soggetti pubblici e privati».