Friuli Doc, Sunsplash e Notte Bianca: considerazioni di chi c’era


Lettera al Gazzettino di oggi di 
Terenzio Mazzon
Spilimbergo

Sono un imprenditore artigiano operante in Regione e pioniere di Friuli Doc. Fin dalla prima edizione si concedevano spazi alle attività tra le più significative in Friuli negli allestimenti collocati in via Mercatovecchio. E tutto ruotava in tema.
      Per diversi anni frequentai la manifestazione, che cresceva, poi smisi senza rimpianto… Era arrivata la sagra. Come mille altre, forse più grossa, che comunque chiede forti finanziamenti, con grossi introiti realizzati in pochi giorni a chi vende alcol e cibo nei gazebo, tendoni o chioschi. Un palese mordi i contributi e fuggi.<br />
      Oltretutto in una concorrenza scorretta e ben foraggiata nei confronti di chi nel nostro territorio fa vivere onestamente la propria attività di bar o ristorazione, tutto l’anno, con mutui, affitti, stipendi, nelle note e non isolate difficoltà del quotidiano.
      La nostra realtà è rappresentata dal quotidiano, fatto di faticoso e civile impegno, non da estemporanee sagre. Vorrei in proposito collegarmi brevemente ad un’altra esperienza. A luglio 2008 passai a Osoppo in occasione dell’enorme festival reggae, il Sunsplash, poi alla notte bianca di Udine. Nella realtà il tanto criticato festival, che raccoglie migliaia di giovani, appariva nei sui mille colori pacato, misurato, con famiglie e bimbi al seguito anche del piccolo paese che ospita questa kermesse musicale. I controlli esistevano, sia di Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri, sia dello staff dell’associazione organizzatrice Rototom. Alla Notte Bianca di Udine invece un clima ebbro ed innaturale e nessun controllo… È semplice, mancava un tema reale.
      Non avete visto niente di tutto ciò? Non mi stupisce, anche in famiglia spesso non ci si vuole accorgere dei problemi delle dipendenze nate talvolta nel sacro orario dell’aperitivo.
      Credo quindi che i reali eventi musicali oppure, per citarne solo alcune, manifestazioni come Pordenonelegge, vicino/lontano, Pordenonepensa, o il meraviglioso Far East siano quanto di più civile si possa proporre e finanziare.