Friuli: feste di zucca e formaggio insieme? L’alleanza non decolla

di Piero Cargnelutti

Festa del formaggio e festa della zucca insieme: un successo, oppure l’una va a nuocere all’altra in termini di affluenza di pubblico e visitatori? Sulla prima al momento è stato annunciato che si farà dal 16 al 18 ottobre, anticipata com’era già stato annunciato qualche mese fa rispetto a novembre per cercare di ovviare al possibile brutto tempo. Sulla festa della zucca, che già da due anni non è stata più organizzata per mancanza di contributi regionali, pare che a Venzone si stia lavorando per riproporla il prossimo autunno: lo assicurano sia dalla Pro Venzone che dall’amministrazione comunale con il sindaco Fabio Di Bernardo, i quali hanno già avviato diversi incontri per riproporre il grande evento gastronomico. L’idea di organizzarle insieme durante lo stesso fine settimana era invece emersa da Gemona, ma a Venzone la proposta non è stata accolta: «Non vi è alcuna volontà – spiega Duilio Fadi, presidente della Pro venzonese – di mancare alla proposta di collaborare con Gemona ma, in base alla nostra esperienza non crediamo che i conti tornerebbero. Voglio dire, ammettiamo che le due manifestazioni facciano 10 mila persone: non è che facendo le due feste insieme diventerebbero 20 mila, forse 12. Rispetto alla riproposizione della festa della zucca, ci stiamo lavorando: la Pro Venzone ha chiuso tutti i suoi debiti e ora stiamo valutando con l’amministrazione e le associazioni e verificando se ci sono i fondi necessari». Da parte sua anche il sindaco di Venzone Fabio Di Bernardo conferma: «È necessario far ripartire la festa della zucca se non altro per l’ingente portata economica che essa può avere sul territorio». A Gemona, come si è detto, si è scelto metà ottobre per Formaggio e dintorni, lasciando dunque la successiva e ultima settimana del mese a Venzone come da tradizione, ma il “no” dei vicini di casa lascia qualche perplessità: «Noi lo vedevamo – spiega Stefano Marmai, consigliere comunale delegato alle manifestazioni – come un modo per operare a 360 gradi condividendo spese per la promozione ma anche tante idee, dall’organizzazione di un treno ad hoc oppure un servizio di bus navetta. Sui numeri credo invece che una proposta del genere avrebbe permesso di raddoppiare le presenze durante quel fine settimana. Certamente, non possiamo obbligare nessuno e rispettiamo la volontà di Venzone: il nostro era anche un modo per lanciare un messaggio e condividere dunque una politica di promozione turistica che potrebbe avere degli effetti positivi sui nostri territori».