Friuli: Fontanini fa un appello agli insegnanti «Siate più generosi, al Sud le pagelle sono “gonfiate”»

di Cristian Rigo

«I nostri insegnanti sono molto preparati, ma troppo “stretti di manica” così ai concorsi i nostri studenti sono penalizzati rispetto a quelli che arrivano dal Meridione che non si sa come, ma hanno quasi sempre punteggi più alti». E da insegnante leghista qual è, al presidente della Provincia, Pietro Fontanini, la cosa non va proprio giù. Da qui l’appello ai “colleghi”: «Siate più generosi per permettere ai nostri ragazzi di competere ad armi pari con chi beneficia di valutazioni fin troppo generose». Il rischio altrimenti per il segretario regionale del Carroccio è quello di veder partire in svantaggio i ragazzi impegnati in concorsi pubblici dove conta la preparazione ma anche il curriculum e la pagella. Fontanini punta insomma il dito contro le «pagelle del Sud Italia» che a suo dire vengono poi smascherate nel momento in cui vengono fatti test o esami valutati allo stesso modo. «Se qualcuno aveva ancora dei dubbi – sottolinea Fontanini -, adesso è arrivata la conferma dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (Invalsi): gli studenti friulani sono i più bravi d’Italia. Peccato che le loro pagelle poi non lo confermino soprattutto se confrontate con quelle di altre Regioni d’Italia. Nel caso degli esami, come ad esempio quelli di maturità o quelli conclusivi della scuola secondaria di primo grado (questi ultimi oggetto della rilevazione Invalsi, ndr), siamo di fronte sì a prove uguali per tutti, ma che vengono evidentemente valutate da persone diverse che hanno metodi di giudizio diversi». Per gli studenti più meritevoli la Provincia ha anche confermato l’assegnazione di borse di studio. «Anche quest’anno – ha commentato Fontanini – i ragazzi che hanno conseguito all’esame di maturità per l’anno scolastico 2010-2011 una valutazione di 100 centesimi e lode riceveranno una borsa di studio di 500 euro. I nostri ragazzi – ha aggiunto – sono bravi e meritano di essere premiati». Per l’assessore all’Istruzione, Elena Lizzi il bando della Provincia «non vuole essere un sostegno economico per limiti di reddito ma un premio per chi ha fatto bene il proprio dovere e intende acquisire o migliorare la propria preparazione in vista di futuri impegni universitari o lavorativi».