FRiuli: Mons. Brollo attaccato dagli integralisti di ‘Instaurare omnia in Christo’


Se c’è qualcosa di cui noi Friulani possiamo andare orgogliosi è l’operato del ex Vescovo monsignor Pietro Brollo. Sempre a contatto con il popolo e difensore delle minoranze e degli oppressi, la notizia di oggi è che viene attaccato dai cattolici integralisti di ‘Instaurare omnia in Christo’ proprio per queste sue posizioni .  Secondo questo gruppo, l’arcivescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo, ha lasciato la diocesi ”insegnando l’errore”. Questa dura presa di posizione contro l’ex arcivescovo riguarda una sua intervista al ‘Messaggero veneto’ nella quale, tra l’altro, Brollo aveva in qualche modo preso le difese degli omosessuali. ”I diritti vanno riconosciuti e tutte le minoranze, gay compresi”, aveva detto Brollo. E proprio questa dichiarazione e’ stata ora duramente criticata da Instaurare. ”Riconoscendo l’omosessualita’ come un diritto – secondo Instaurare – Brollo si e’ messo di fatto contro la dottrina cattolica, contro l’autorita’ del Romano Pontefice”.

Chi siano questi integralisti di ‘Instaurare omnia in Christo’  non ci è dato sapere: l’unica cosa che abbiamo trovato è il loro sito internet sul quale dichiarano senza mezzi termini che "INSTAURARE è in aperta rottura anche con la cultura "cattolica" modernistica sia sul piano politico sia su quello teologico. Esso, infatti, si è dovuto impegnare anche sul piano dogmatico-religioso. Ha apertamente contestato la critica razionalistica, riproposta come riattualizzazione del modernismo (la sintesi di tutte le eresie, secondo la definizione di Pio X) dalla prevalente cultura "cattolica" contemporanea sul piano dottrinale, biblico ed ecclesiale". Alla voce reazioni troviamo: "Altri Vescovi hanno combattuto con tenacia INSTAURARE (per esempio, mons. Battisti, ora arcivescovo emerito dell’Arcidiocesi di Udine) o hanno cercato di boicottarne l’attività".

L’unico commento che mi viene spontaneo è che fuori dalla Chiesa Cattolica dovrebbero essere messi proprio loro invece, e non chi col suo impegno aperto, leale, Cristiano contribuisce a cercare di alleviare le sofferenze delle  minoranza. Troppo facile trincerarsi diestro ad una sigla, dietro a dogmi che servono solo a non mettersi in discussione e credere di avere delle verità in tasca che sono solo interpretazioni di comodo dell’insegnamento di Cristo. Mons. Brollo la faccia la mostra sempre, se avete coraggio mostrate la vostra.

2 Risposte a “FRiuli: Mons. Brollo attaccato dagli integralisti di ‘Instaurare omnia in Christo’”

  1. Aggiornamento del 04/12/2009

    Dal MV di oggi

    «Lascia l’arcidiocesi insegnando l’errore», è l’eloquente titolo dell’articolo pubblicato nell’ultimo numero di Instaurare, un foglio che si trova anche on line sul sito http://www.instaurare.org. «I diritti vanno riconosciuti a tutte le minoranze, gay compresi», aveva detto Brollo. E proprio questa dichiarazione è stata duramente criticata da Instaurare. «Riconoscendo l’omosessualità come un diritto – secondo Instaurare – Brollo si è messo di fatto contro la dottrina cattolica, contro l’autorità del Romano Pontefice che, emanando il catechismo della Chiesa cattolica – ha precisato il periodico degli integralisti – ha voluto ribadire che l’omosessualità, pur rimanendo in parte inspiegabile la sua genesi psichica, è una depravazione grave». «Brollo – è la tesi di Instaurare – confonde natura e passione, spontaneità istintuale e inclinazione secondo la retta natura umana, “autenticità” ed essenzialità. Non sorprenderebbero simili dichiarazioni se fossero state fatte da chi è cresciuto in strutture definite cattoliche ma che sono state strumento di trasmissione del pensiero liberal-radicale, sorprende che a farle sia un arcivescovo che, non abbiamo dubbi, intende essere e rimanere cattolico».
    L’arcivescovo emerito, che ieri a Trieste è stato premiato dal presidente Renzo Tondo con la medaglia della Regione per il suo servizio pastorale a Udine, ha replicato alle critiche, senza peraltro alimentare la polemica. «La mia intervista è stata interpretata in modo preconcetto, supponendo che qualcuno abbia detto cose che non ha mai pronunciato. Io non ho detto mai nulla che si discostasse dall’insegnamento della Chiesa. Ribadisco allo stesso modo che è doveroso il riconoscimento dei propri diritti a ciascuno, minoranze comprese. Riguardo agli omosessuali ho spiegato che non è una colpa se sono nati così, se questa è la loro natura. Ma non ho certo dato la mia approvazione, tantomeno ho fatto qualche apertura ai matrimoni fra gay o cose del genere. Semplicemente ho detto che una persona non deve essere perseguitata perchè è omosessuale. Tutto qui, è chiaro che da parte di Instaurare c’è stata la volontà di interpretare in senso preconcetto parole che non avevano certo quel significato. Mi sembra una polemica artificiosa».
    Brollo, che ha lasciato l’arcidiocesi di Udine per raggiunti limiti di età, come si ricorderà era stato criticato da Instaurare anche per le posizioni tenute durante il caso di Eluana Englaro, la donna morta a Udine nel febbraio scorso dopo 17 anni di stato vegetativo persistente.

  2. Quando si parla di problemi inerenti alla morale il cristiano e a maggiore ragione un vescovo o il Papa prima si ribadisca senza paura la verità da sempre professata dalla Chiesa Cattolica Apostolica in quasi 2000 anni di storia poi,il caso personale non si discute in pubblico ma dal proprio confessore. L’omosessualità” vissuta” è un peccato grave contro natura, Sodoma e Gomorra insegnano. La gerarchia ecclesiastica uscita dal Vaticano 2 preferisce non condannare ma usare sempre e sola la Misericordia non a caso nella nuova Messa GESU è morto per tutti quindi siamo tutti salvi! Peccato che DIO non è un modernista e che la salvezza si ottiene osservando tutti i dieci COMANDAMENTI.

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