Friuli: per la Coopca ipotesi Despar, Klotz si fa avanti per rilevare i negozi

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di Michela Zanutto.

«Siamo pronti a sederci al tavolo per aiutare un’azienda in difficoltà». Con queste parole Paul Klotz, amministratore delegato di Aspiag service (la rete del pino verde a Nordest), segna l’ingresso del gruppo Despar nella trattativa per rilevare Coop Carnica. L’occasione è offerta dall’inaugurazione della Latteria sociale di Castions di Strada e il lancio del nuovo brand del gruppo “Adotta una latteria”. «Per il momento ho letto di un nostro coinvolgimento soltanto sui giornali – confessa Klotz –, ma se qualcuno ci invita a discutere, siamo pronti a sederci al tavolo», ribadisce. Per il momento, dunque, Despar «monitora la situazione», ma l’interesse nei confronti di un intervento di acquisizione della cooperativa è alto. Perché «la Carnia è una zona interessante per noi – aggiunge Klotz –, ma in linea generale siamo in piena espansione: in Friuli Venezia Giulia c’è ancora lavoro». Lo testimoniano i sei punti vendita rilevati dalle Coop operaie a Trieste, prima ancora che la crisi scoppiasse con l’istanza di fallimento e la successiva nomina di un amministratore giudiziale, che hanno già accresciuto il fatturato. Ma anche le inaugurazioni di nuovi supermercati: un paio di giorni fa a Povoletto, vicino a Udine, e dalla prossima settimana a Spilimbergo, Gorizia, Gemona e Villa Santina. Proprio qui, Despar raddoppia: «Manteniamo aperto il punto vendita che esiste già e in più ne inauguriamo un altro perché sono situati in due punti strategici – spiega Klotz –. Anche la crisi del centro commerciale Alpe Adria di Cassacco non ci impensierisce: l’alimentari resta aperto». Su CoopCa, Klotz ha le idee chiare: «Se avessi gestito io la cooperativa, certamente non mi sarei imbarcato nella costruzione del centro logistico. Bisogna investire sui punti vendita perché sono remunerativi. E poi, più grande è l’apertura, tanto è più probabile che affondi. Anche il centro commerciale di Amaro… la logistica non è delle migliori. Una struttura simile poteva resistere a Tolmezzo, non da altre parti in zona». Nel 2012 la sola Aspiag ha portato al gruppo un fatturato di 1,8 miliardi. Cifra confermata anche l’anno successivo, sebbene con un leggero calo. I punti vendita sparsi fra Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia sono quasi 600 per una superficie complessiva di quasi 400 mila metri quadrati. È proprio su questo il punto sorge un “però”: CoopCa conta dodici negozi in provincia di Udine, sei a Pordenone, uno a Trieste, due a Padova, sette a Treviso, quattro a Venezia e tre a Vicenza. Esiste il rischio sovrapposizioni? «Siamo in piena espansione – ribatte Klotz – e un’attività deve dimostrare di essere destinata alla morte economica senza ombra di dubbio, perché il Gruppo decida di chiuderla». Come dire, un eventuale ingresso del marchio Despar non comporterebbe significativi sacrifici. Intanto in Regione il lavoro per salvare CoopCa non conosce pause. «Stiamo cercando una soluzione per salvaguardare i posti di lavoro, i punti vendita e anche il risparmio dei soci – sottolinea la presidente Debora Serrachiani –. Cerchiamo anche alleati per traghettare la proprietà». E chissà che il taglio del nastro di ieri non sia stato galeotto. Riunito nella piazza principale di Castions di Strada, ieri, c’era tutto il paese. «Mi avete fatto sentire a casa, in Tirolo», confessa Klotz dal microfono. E prima del taglio del nastro benedetto da don Domenico Vignuda, è il presidente della storica Latteria sociale Giovanni Deana a ringraziare tutti «perché Castions può essere di nuovo protagonista con i suoi formaggi». Il nuovo brand di Despar è infatti “Adotta una latteria”. «Stringiamo accordi per acquistare un certo quantitativo di prodotti a chilometro zero per venderli nei nostri supermercati – spiega Klotz –. Questa è una prima assoluta. Un inizio. Prima testiamo la risposta dei clienti dei paraggi e poi potremo allargare il raggio d’azione. E chissà che “Adotta una latteria” possa trasformarsi in “Adotta un peschereccio” o qualcosa d’altro». Oppure “Adotta CoopCa” ora che la società ha 60 giorni di tempo per depositare un piano credibile di rilancio, a fronte del congelamento dei debiti, inclusi quelli con i soci risparmiatori (quasi 3 mila per 30 milioni di euro). Despar è in piena espansione in Friuli Venezia Giulia dove conta 68 rivendite di proprietà e cento affiliati, per un totale di circa 2 mila 500 dipendenti. Sono invece 650 quelli con il fiato sospeso per la cooperativa che ha sede legale a Tolmezzo e direzione amministrativa ad Amaro. Se in Carnia si sta col fiato sospeso, a Castion di Strada, anche per effetto dei 250 mila euro stanziati dalla giunta Tondo per la ristrutturazione della letteria, si è dato nuovo futuro a una latteria aperta nel 1880 e rifondata dal comitato parrocchiale nel 1896. Nei “tempi d’oro” la Latteria è arrivata a contare fino a 300 soci conferitori.