Friuli: salute mentale, preoccupa la mancanza del servizio notturno

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di Piero Cargnelutti
Centro di salute mentale accessibile nell’arco delle 24 ore: a quando la riapertura del servizio notturno? A due mesi dalla fine dei lavori di sistemazione della sede del Dipartimento di salute mentale dell’Ass3 a Piovega, l’Atsam Alto Friuli (Associazione per la tutela della salute mentale) esprime le sue preoccupazioni per la mancata attivazione del servizio notturno: «A distanza di circa un mese dalla riapertura del Csm di Gemona, dopo i lavori – spiega il presidente dell’associazione Pasquale D’Avolio – ci risulta non essere ancora avviato il servizio sulle 24 ore, presente nella struttura già da anni. Ciò, oltre a comportare un disagio per gli utenti del Distretto numero 1 dell’Ass 3, fa sì che la struttura di Tolmezzo debba sopperire alle esigenze di un territorio molto vasto, con inevitabili carenze di posti letto in particolari momenti». Nel 2009, proprio grazie alle sollecitazioni dell’Atsam, era stato possibile offrire anche il servizio notturno, nei casi di necessità, per le persone con problemi psichici, e due anni dopo era stato attivato anche a Tolmezzo. Con l’inizio dei lavori di ristrutturazione a Piovega, iniziati nell’autunno dell’anno scorso, il servizio era stato ridotto sulle 12 ore e dirottato nella sede di Campolessi in attesa di poter ripristinare le attività nel Csm con la promessa di riavviare anche nelle ore notturne, ma al momento ciò non è ancora avvenuto. Dopo aver chiesto spiegazione alla direzione sanitaria, e non avendo avuto risposte, l’Atsam si fa sentire: «Nei fatti – dice ancora D’Avolio – ancora non c’è la riapertura e questo ci rende preoccupati per il futuro di tale struttura: c’è ancora l’intenzione di ripristinarlo? Se così non fosse, la cosa sarebbe grave, anche perché dopo quanto previsto con la riforma sanitaria regionale, non vorremmo che venissero a mancare i posti-letto anche nelle strutture territoriali, come il Csm: ciò, mentre si afferma di privilegiare i servizi sul territorio rispetto all’ospedalizzazione. I pazienti del Csm verrebbero dirottati o nel Csm/24 ore di Tolmezzo, che è già saturo, o nel reparto di diagnosi e cura dell’ospedale di Udine. Non è una soluzione positiva, né per i pazienti né per il Distretto di Gemona». Pare che al Centro salute mentale di Piovega, sia per motivi di malattie che di maternità, al momento manchino cinque operatori tra infermieri e operatori di assistenza, che non sono stati sostituiti temporaneamente: per ripristinare il servizio notturno ce ne vorrebbero tre. Attiva da diversi anni nel comprensorio montano, l’Atsam conta oggi una settantina di soci, che comprendono sia volontari che familiari di persone colpite da problemi psichici.