Friuli: “Scuola agraria”, Pozzuolo si batte per salvarla

di Paola Beltrame

Le preoccupazioni per i risvolti negativi della spending review, che ha eliminato le dirigenze scolastiche in deroga negli istituti di lingua minoritaria non riferita a uno stato estero (friulano), sono condivise dal Comune di Pozzuolo: dal prossimo anno il glorioso istituto agrario, senza preside titolare al Linussio di Codroipo da cui dipende, diverrà succursale di succursale. L’assessore Marco Chiavon corre ai ripari: cercherà di portare l’Ipsaa nella competenza locale di un istituto omnicomprensivo e intanto propone di confermare come reggente lo stesso dirigente del Linussio. Come evitare che l’Istituto professionale agrario, che conta oltre 150 studenti, strutture, laboratori, azienda agricola su terreni, convitto, attività e insegnanti che meritano valorizzazione, cada nel dimenticatoio di una sede doppiamente dislocata? L’assessore all’istruzione, in premessa al delicato tema del dimensionamento scolastico, esprime intanto «soddisfazione per lo scampato pericolo della perdita della dirigenza e della segreteria relativamente alla locale scuola dell’obbligo: la creazione dell’istituto comprensivo con Campoformido ha permesso di mantenere la titolarità, cui è confermato, altro motivo di compiacimento, il dirigente Dario Roger Masotti. Quanto all’Ipsaa, invece, l’ultracentenaria scuola agraria di Pozzuolo diverrà senza dubbio ancor più marginale nella gestione della dirigenza: proporremo che dal 2013-2014 entri a far parte dell’Ic Pozzuolo Campoformido, appena realizzato, nell’ambito di un istituto omnicomprensivo, soluzione non nuova in regione». Intanto, per evitare una doppia discontinuità, il Comune chiederà all’Ufficio scolastico regionale di confermare quale reggente il dirigente del Linussio, Vittorio Borghetto.