Friuli: Serracchiani “Tolmezzo è fondamentale per il sistema regione”

”Tolmezzo è un centro fondamentale per la tenuta della montagna friulana e più in generale del sistema regione, perciò merita attenzione e considerazione”. Lo ha detto oggi a Tolmezzo (UD) la presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani incontrando il sindaco del capoluogo carnico Dario Zearo. Nel corso del colloquio sono state affrontate alcune delle questioni di maggior rilievo per Tolmezzo, tra cui in primo luogo la permanenza in loco del Tribunale, a proposito del quale Serracchiani ha evidenziato ”la pressione assidua espressa dalla Regione sul Governo, anche con il sostegno di una larga parte dei parlamentari regionali, disponibili ad attivarsi in Commissione Giustizia e Affari Costituzionali”. L’allarme per l’accelerazione della chiusura della caserma Cantore alla fine del 2013, che metterebbe anche a rischio gravissimo la conservazione di elementi di grande pregio storico architettonico risalenti al ‘400, è stato accolto dalla presidente Serracchiani che ha invitato l’Amministrazione comunale a ”presentare un progetto di recupero urgente della struttura, in modo da finalizzare l’acquisizione ad un interesse sociale ed evitare così il vincolo del demanio militare”. Ricordando come da tempo l’ospedale di Tolmezzo sia in attesa di un’apparecchiatura per la risonanza magnetica e che l’attuale utilizzo di una struttura mobile risulta più costoso di una dotazione stabile, il sindaco Zearo ha anche sottolineato la sua contrarietà a soluzioni che prevedano di affidare questo tipo di diagnostica a privati. Il sindaco di Tolmezzo ha chiesto infine che siano rivisti i parametri dei trasferimenti ordinari al suo Comune. La presidente Serracchiani ha assicurato che ”con l’assessore Telesca saranno fatte tutte le verifiche necessarie per garantire la salute dei cittadini evitando sprechi” ed ha annunciato, sul fronte finanziario, ”una riforma complessiva che eviti di esporre gli Enti locali alla discrezionalità di singoli politici o di gruppi di pressione”