Friuli: al via la ricetta elettronica ma i medici di base frenano

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di Elena Del Giudice.

La ricetta elettronica sarà realtà in regione entro l’anno. Lo annuncia l’assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, anticipando i risultati di una sperimentazione in atto, con buoni risultati, nel distretto di Codroipo. Il punto è – ricordano i medici di famiglia – che al momento «non c’è alcun accordo regionale tra le parti, previsto dalle norme nazionali sulla dematerializzazione della ricetta rossa. E questo – spiega il segretario regionale Fimmg, Romano Paduano – nonostante da oltre tre anni abbiamo dato ampia disponibilità in tal senso, oltre ad aver sollecitato la parte pubblica all’adeguamento di legge». Cita Paduano i vari decreti nei quali si specifica che «l’adeguamento alle norme di legge deve avvenire senza oneri aggiuntivi a carico dei medici di medicina generale. L’accordo collettivo nazionale poi – ancora il segretario – puntualizza che il medico aderisce e utilizza i sistemi informativi messi a disposizione dalle regioni secondo modalità e strumenti definiti tra le parti a livello regionale». Bene, quella “definizione” non solo non c’è, ma sarà difficile da raggiungere se le modalità con cui la Regione si muove, rimarranno le stesse. La Fimmg, ma anche altre organizzazioni sindacali sono sulla stessa linea, ha accolto «con riserva questa prima fase di avvio della dematerializzazione della ricetta, utile ai fini della verifica della fattibilità del nuovo sistema – ancora Paduano – e nell’ottica di raccogliere eventuali criticità», e anche in previsione di un accordo tra le parti. Ma «solo dopo la stipula dell’integrativo regionale». La ricetta elettronica è un’ottima innovazione che garantisce maggiore sicurezza e risparmio di costi e può agevolare gli utenti sotto molti punti di vista. Il medico infatti emette la prescrizione elettronica senza consegnare nulla in mano all’utente (nel primo periodo verrà solo per consuetudine assegnato un foglietto). I dati saranno visibili dai farmacisti che via computer potranno leggere la prescrizione e consegnare al paziente, che si presenterà con la tessera sanitaria, i medicinali previsti. E questo in tutto il Paese; un diabetico friulano in vacanza in Sicilia, per esempio, potrà ottenere l’insulina che gli necessità solo con una telefonata al proprio medico curante. Sempre che, ovviamente, il sistema informatico sia in grado di diventare “rete” nazionale, il che ancora non è.