Gemona: Ospedale anche 34 gradi in corsia, arrivati i condizionatori

di Giusy Gubiani.

Ospedale San Michele: installati i primi venti condizionatori portatili nei reparti di medicina e Rsa, dove, nei giorni più caldi dell’ultimo periodo, la temperatura aveva raggiunto i 34 gradi, causando notevoli disagi ai pazienti. Termina positivamente, quindi, una vicenda che era divenuta critica la terza settimana di giugno, ma che lascia però l’amaro in bocca ad alcuni familiari dei malati, tuttora perplessi per il ritardo con cui si è attuato l’intervento, visto che questa problematica si ripropone ogni anno. Il caldo era divenuto insopportabile soprattutto nelle stanze esposte maggiormente al sole, cosa che i familiari avevano fatto presente a chi di dovere, finendo però, in alcuni casi, per portarsi da casa un ventilatore, come nel caso di Lucia G. «All’interno della stanza di mio padre, ricoverato in medicina – spiega la signora –, i gradi del termometro erano saliti a 34, con alti livelli di umidità: idem in altri locali del piano. Molti di noi familiari eravamo estremamente amareggiati per i nostri cari, che già in condizioni precarie si ritrovavano a soffrire ulteriormente, a volte facendo fatica a respirare. Abbiamo fatto presente la criticità al personale infermieristico, che ha cercato in ogni modo di venirci incontro. In seguito, abbiamo fatto pervenire le proteste anche ai livelli più alti. È inaccettabile che degli ammalati debbano sopportare queste condizioni: non stiamo parlando di impiegati, ma di essere umani già in stato sofferente e critico. Se alcuni uffici della direzione sanitaria sono provvisti di condizionatori, come è possibile che nei reparti non ne siano stati previsti almeno alcuni per tempo?». Ora i condizionatori portatili sono arrivati e le temperature all’interno delle stanze di medicina e Rsa sono nettamente migliorate. Premesso che i sistemi di condizionamento centralizzato mancano solo nei reparti (il costo per la realizzazione di un singolo sistema si aggirerebbe sui 500 mila euro), fa sapere la Direzione dell’Ass 3, questa è solo la prima tranche di condizionatori, che si aggiungono a quelli già presenti nei luoghi comuni, come la saletta, o nella farmacia. Inoltre, sussistono alcuni elementi ostativi: molte delle pareti dell’edificio del nosocomio sono in cartongesso e non sono in grado di sostenere l’installazione di un condizionatore, senza contare che sarà da valutare bene il carico elettrico che il sistema può sopportare.