Gemona: proposte elettorali, coccodrilli acchiappa-turisti al parco di via Dante

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di Piero Cargnelutti.

Coccodrilli acchiappa-turisti al parco di via Dante. È una delle proposte più strampalate emerse in questi giorni nella cittadina fra i candidati che si preparano ad affrontare le prossime elezioni comunali del 25 maggio. L’idea è venuta a Renzo Boezio uno dei candidati della lista di centrosinistra Scelgo Gemona che sostiene Gian Paolo Della Marina: «Credo – ha raccontato Boezio – che la cittadina oggi abbia bisogno di qualcosa di particolare da offrire per attirare l’attenzione di più visitatori e per questo vi è la necessità di avere delle cose particolari, che incuriosiscano e che non ha nessuno: questo non significa che bisogna abbandonare il resto, nello specifico le nostre bellezze storiche e architettoniche o naturali, ma servono cose che diano un motivo forte per venire nella nostra città e valorizzare in particolare il centro storico. Se la Casa delle farfalle di Bordano richiama oltre 40 mila visitatori l’anno, con un’offerta di quel tipo Gemona potrebbe arrivare a 80-100 mila persone». Attualmente, da quando la scorsa estate il precedente gestore del parco di via Dante ha abbandonato quel compito, l’area non è particolarmente utilizzata come negli anni scorsi: il candidato Boezio ci vedrebbe invece una grande serra contenente piante amazzoniche, pappagalli, colibrì e soprattutto coccodrilli, ovvero qualcosa di talmente particolare da attirare l’attenzione in un punto della cittadina che si trova perfettamente al centro tra la parte bassa e il centro storico e che dunque potrebbe diventare una tappa fondamentale di una visita completa a Gemona. «Le corriere in visita alla città – dice Boezio – potrebbero partire da via Sottocastello, visitare il centro con tutti i suoi palazzi e arrivare infine a Sant’Antonio, la cui piazzetta fornirebbe anche un buon numero di parcheggi, e poi come visita finale visitare i coccodrilli, oppure viceversa, partire dal parco e arrivare in via Bini». Certamente, la creazione di una giardino amazzonico nel parco di via Dante avrebbe dei costi non indifferenti, vista la necessità di affrontare determinati investimenti per realizzare le strutture adeguate a ospitare una flora, e soprattutto una fauna di quel tipo, ma per Boezio non è un problema di soldi. «Credo addirittura – ha detto – che si potrebbero utilizzare quelli da spendere per la risalita del castello: ci vogliono cose diverse, che non hanno altre località per essere davvero interessanti agli occhi da chi viene da fuori e che in questo modo ne avrebbe davvero un motivo molto forte per venire da noi. Negli anni, quel parco potrebbe diventare una grande giardino, e poi non dobbiamo dimenticare che potrebbe rappresentare un esempio di foresta tropicale, luoghi che stanno scomparendo sotto l’azione dell’uomo».