Il Pasquale furioso

Ciao Pasquale, ti ha fatto bene …"Presidiare Paularo" …. sembri tornato quello dei vecchi tempi.

Molti si saranno chiesti perché la "battaglia" contro il turnover dei docenti nelle Scuole, specie di periferia, di cui si sono occupati a più riprese i mezzi di informazione, sia scoppiata proprio adesso e perché proprio a Paularo.

È un fenomeno antico, si dice, e Paularo non è l’unico Comune a subire gli effetti deleteri del cambio continuo dei docenti. Tutto vero, anche se il fenomeno si presenta con caratteristiche pressoché uniche a Paularo (novanta per cento di precari e cambio ogni anni negli ultimi quattro dei docenti delle materie fondamentali).Capita a volte che un problema sentito in tante realtà come insopportabile non venga posto all’attenzione dell’opinione pubblica, perché appunto "così è sempre stato.." oppure "vuoi che il Ministro si muova proprio per noi, abitanti nella estrema periferia?". Le delusioni per le tante battaglie "contro" qualcosa, che poi si sono esaurite da sole, spinge alla rassegnazione. Ma questa non è una battaglia "contro", bensì "per" una Scuola di qualità, per l’uguaglianza dei diritti di tutti i bambini, dovunque essi vivano e studino (in città la questione forse non è sentita, anche se non mancano anche in città problemi di cambi di docenti anche in corso d’anno).

E allora Paularo, senza pretesa di essere la guida di un movimento a carattere nazionale, pone una esigenza, riesce a raccogliere l’adesione della totalità delle famiglie, riceve la solidarietà dell’Arcivescovo, di altri Comuni, di sindacati e si spera così di riuscire ad essere ascoltati anche dal Ministro. Che finora purtroppo è rimasto silenzioso.

Chissà che in una prossima occasione accanto a Paularo non si muovano altre realtà – è di ieri la notizia di fermenti a Taipana – che subiscono la stessa "ingiustizia": non avere la possibilità di poter veder in cattedra per almeno tre anni gli stessi docenti. In Trentino già questo succede. Perché non in Friuli e nelle altre parti d’Italia?