Meno Don Abbondi e +….. Fra Cristofori

Questa è una lettera firmata apparsa oggi sul MV, che vi riporto integralmente:

Venerdì scorso, dopo le lunghe vacanze, abbiamo assistito al rientro sulla scena politica di Silvio Berlusconi. Ha parlato a una platea di giovani di Comunione e liberazione e questi, almeno da quanto ci raccontano giornali e telegiornali, si sono spellati le mani ad applaudirlo. Niente di male, è notorio che ai giovani di Comunione e liberazione il cuore batte a destra. Un applauso lunghissimo anche quando ha mostrato che è riuscito a farsi ricrescere i capelli.
Io da quel poco che so di religione non ho mai sentito una lettura di Vangelo o qualche articolo sui giornali della Chiesa che inneggino alla ricchezza, all’ostentazione della stessa, a un modello di vita godereccio, e tanto meno… al trapianto dei capelli.
Gli ultimi spot televisivi della Chiesa cattolica, quelli per l’otto per mille, ci danno un’immagine della stessa tutta tesa ad aiutare i poveri in ogni parte del mondo. Ma a Rimini nelle parole di Berlusconi mi pare circolassero valori che con il Vangelo hanno poco a che fare.
Certo, Berlusconi è un venditore inimitabile delle sue idee, sa entusiasmare chi lo ascolta, sa toccare le corde sensibili della platea, per non dire che è divorziato (cosa che la Chiesa ai comuni mortali rimprovera aspramente) dice che il grande amore si è trasformato in profonda amicizia… Ma cosa c’entra tutto questo con una grande organizzazione di matrice cattolica? Cosa c’entra la Chiesa con una bella chioma? Severino Zanin – Treppo Grande.

Mi sarebbe piaciuto girarare questa domanda a Don Checo Placereani, ma quello che posso aggiungere è che la Chiesa Cattolica ha sempre predicato bene e razzolato male: ai potenti si perdona e si lascia fare sempre tutto, basta che poi in parlamento o al governo si diano da fare per favorirla in questioni molto ma molto ….terrene.