Milano: tutti vincitori alle finali dei Giochi Matematici alla Bocconi


E un bel giorno mio figlio, che frequenta la prima media, viene a dirmi che dopo le gare eliminatorie nella sua scuola e le semifinali in Regione è stato ammesso alle finali nazionali all’Università Bocconi dei Giochi Internazionali della Matematica. "E bon, larin a Milân" è stata la mia risposta tentando di farla sembrare una cosa normale e di non mettergli addosso nessuna pressione psicologica sull’evento; fino a quel momento era stato un semplice divertimento, un diversivo dalla routine scolastica e così doveva rimanere. Ma non era solo: altri due Tolmezzini sempre delle scuole medie “Gian Francesco da Tolmezzo” si erano qualificati e tutti nella categoria C1 (prima e seconda media); per Tolmezzo sicuramente un risultato storico. Il 23 Maggio a Milano scopriamo che della sola categoria C1 erano presenti oltre 1.400 concorrenti da tutta Italia; vi lascio solo immaginare che cosa voglia dire avere nello stesso edificio 1.400 ragazzi ed altrettante coppie (o quasi) di genitori, ma si notava subito che lì c’era un Italia diversa, differente dagli stereotipi che normalmente descrivono gli idiomi Italici: i volti raggianti dei genitori, le code rispettose, il silenzio immediato non appena veniva richiesto, lo scambio di informazioni e persino la scomparsa delle briciole dei panini portati da casa. L’unico momento di bagarre si è avuto quando sono comparsi sul maxi schermo i risultati finali, ma non le classifiche dei concorrenti, bensì le soluzioni esatte ai quesiti proposti. Tutti a verificare, a confrontarsi, ad esultare e ad ammettere di aver sbagliato. Ma come? Non era forse l’Italia il fanalino di cosa in tutti i paesi Europei nello studio della matematica? Il rapporto Ocse-Pisa (Progress in International Reading) del 2006 non ci piazzava al 38esimo posto inCultura matematica, penultimi davanti solo alla Grecia? E gli studenti Italiani non risultavano tra i più somari d’Europa in questa materia? E allora tutti questi chi sono, dei marziani? No, sono semplicemente un’altra Italia, quella che spera nella meritocrazia per il futuro dei suoi figli; quella che crede ancora che la matematica non sia un’opinione e che un giorno chi esprime opinioni a vanvera sia considerato solo per quello che è, e non il solito furbo da imitare. Un’Italia di cui nessuno parla (basta andare vedere i media che spazio hanno dato alla manifestazione), un’Italia che ha già vinto perché alle finali nazionali dei giochi internazionali della Matematica della Bocconi a Milano, semplicemente c’era.

4 Risposte a “Milano: tutti vincitori alle finali dei Giochi Matematici alla Bocconi”

  1. Ciao ti scopro adesso e subito ti scrivo, si perchè ieri anche io c'ero, con mio figlio e mio marito.Anche mio figlio era nella cat C1, anche noi abbiamo seguito dallo schermo all'esterno del foyer, anche noi abbiamo visto compiaciuti come tutti quei ragazzini stavano seduti e composti (non hai sorriso nel sentire l'applauso che scattava ogni volta il responsabile si complementava con loro), anche noi abbiamo notato l'educazione che c'era, ed anche noi , soprattutto, tornando a casa in pulmann, stanchi ma felici , abbiamo pensato "Ma allora ci sono ancora famiglie come le nostre che crescono ragazzini educati,rispettosi…insomma a me ed a mio marito è scaturito un barlume di ottimismo….mi si è aperto il cuore a vederli così felici ed orgogliosi per essere arrivati fin lì"
    Ma….il tuo quante ne ha beccate??? ( certo loro non son competitivi ma noi genitori si…scherzo ovviamente ciao
    Barbara

  2. Ciao, il post che hai lettoi si riferiva alla gara del 2009, ma lo potrei ripubblicare oggi identico e senza cambiare nulla, dopo aver visto le finali di ieri. Per noi levataccia alle 4.30 e rientro alle 3.30 di mattina, ma ne è valsa sicuramente la pena. L'unica considerazione diversa rispetto allo scorso anno (un po + amara) è quella sul fatto che in Italia qualsiasi forma di meritocrazia invece che essere incoraggiata è delegata a iniziatve tutto sommato di "marketing promozionale" dell'Università privata più grossa d'Italia e ai singoli genitori che con uno sforzo riescono (economico e non solo) a garantire ai loro figli la partecipazione ad una gara che in altri paesi del mondo, sarebbe orgoglio e merito delle istituzioni pubbliche garantire ai più meritevoli.

    Ma godiamoci il ricordo della bella giornata e dell'impegno dei nostri ragazzi 🙂

    A proposito il mio ne ha beccati 7 … 🙂

  3. Ops non avevo letto la data, in effetti mi ha lasciato un pò l'amaro in bocca la mancata premiazione della cat C1 (dopo tutta la fatica che hanno fatto almeno potevano premiarli…) soprattutto  sarebbe piaciuto anche a me che una gara di questo tipo venisse organizzata anche dal nostro caro Ministro (mia conterranea…stendiamo un velo pietoso) e non dalla Bocconi che …già ci siamo capiti, sopr. io figlia di operai sindacalisti che hanno fatto tanti sacrifici per farmi studiare mi sentivo lievemente a disagio in quell'ambiente così lontano da me. Vabbè mio figlio va pazzo per la matematica quindi sto zitta e lo porto. Il mio per la cronaca ne ha beccate 8 sbagliandone una per una svista , un ragazzino del nostro pulmann potrebbe avere vinto, incrocio le dita per lui.
    Ciao Barbara

  4. Faccio una domanda,chi usa solo la radio, quindi non il lettore CD o altri supporti da computer, ed ha pagato l'abbonamento rai, deve pagare la SCF? Inquesto caso i dirititi d'autore li paga l'emittente radiofonica. se ci sono notizie in merito pubblicatelo

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