Parigi: Depardieu serve il “frico” friulano nel suo ristorante

Gerard Depardieu, testimonial del vino del Friuli venezia Giulia allo scorso Vinitaly, ha inserito il 'frico' nel menu' del suo ristorante parigino, La Fontaine Gaillon, dopo averlo apprezzato proprio in occasione del recente evento enologico a Verona. Alla presentazione della nuova proposta di cucina tipica voluta dall'attore e produttore francese, in programma domani sera nel locale che si affaccia nella storica piazza dell'Opera di Parigi , partecipera' anche il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani. Un invito, quello di Depardieu, che Ciriani ha accolto "con immenso piacere perche' certifica quanto egli abbia gradito ospitalita' e prodotti del nostro territorio, decidendo di promuovere le specialita' localmente piu' rinomate in un ambito internazionale di alto livello come quello parigino". Per l'occasione, lo chef del La Fointane Gaillon, Laurent Adiot, sara' affiancato da un cuoco friulano inviato nella capitale francese per svelare tutti i segreti del frico al collega transalpino. Il frico, servito come antipasto o secondo piatto, e' una tipica preparazione friulana, originaria dei monti della Carnia, che consiste in una pietanza composta di patate e formaggio Montasio. I due ingredienti vengano tagliati a fettine e disposti a strati in una padella coperta. In cottura il frico viene girato su entrambi i lati per farlo dorare uniformemente. Alla ricetta originale possono venire aggiunte pancetta, o speck, cipolle e uova.

2 Risposte a “Parigi: Depardieu serve il “frico” friulano nel suo ristorante”

  1. Aggiornamento del 09/06/2010

    Assaporare il frico immersi in uno dei quartieri più suggestivi di Parigi, accanto all’Opera. Per il Friuli Venezia Giulia è un “colpaccio”, è una prova riuscita, è un piatto che diventerà abitudine parigina. Perché Gerard Depardieu da ieri proporrà il frico come ouverture nel suo ristorante, stellato Michelin, “La Fontaine Gaillon”.

    La “prima” del prodotto ottenuto grattugiando e cucinando il Montasio stagionato 12 mesi, è andata in scena ieri, proprio a Parigi, nel ristorante dell’attore-gastronomo. Che arriva a bordo del suo “scooterone” Yamaha e parcheggia davanti al locale mentre sta arrivando la delegazione friulana che Depardieu ha invitato a cena, per amicizia, per imparare a fare il friabile di formaggio, per accettare un invito: venire, presto, in Friuli Venezia Giulia. La “compagnia” è capeggiata dal vicepresidente Fvg Luca Ciriani, che aveva messo sotto contratto l’attore per lo stand della Regione al Vinitaly 2010. Con lui ci sono anche Michelangelo Boem, responsabile della promozione enogastronomica del Fvg; il direttore del Consorzio di tutela del formaggio Montasio, Loris Pevere, sbarcato a Parigi con sei forme di Montasio; ma anche Aldo Morassutti e Roberto Cozzarolo, titolare e chef del ristorante “Da Toni” a Gradiscutta di Varmo, approdati in Francia con una grattugia professionale e tanto orgoglio per trasferire qui l’arte del frico. È così che nella cucina del ristorante parigino lo chef Laurent Audiot può cogliere i segreti per preparare un ottimo frico quello che, giura, da oggi sarà nel menu.
    Depardieu è un ciclone, di entusiasmo, di gratitudine, di simpatia. È lui a tagliare la prima forma di Montasio e appena un pezzetto finisce nella grattugia esclama: «È musica, è vera poesia». Ormai l’attore è conquistato e quando dalla padella manovrata ai fornelli, con garbo, da Cozzarolo, escono le prime “cialde” di frico, l’attore è estasiato. Si brinda, con “Princesse di Gerard Depardieu”, lo spumante prodotto dal gourmet nella Valle della Loira, e si mangia frico. «Brindiamo al Friuli – esclama l’attore -, terra misteriosa, con una grande storia. Avevo provato a servire ai clienti formaggio alla piastra e a fare le cialde con il Parmigiano, ma erano troppo pesanti. Questo invece è leggero, nuovo e parla della grande storia della vostra terra. È perfetto». Alla regione guarda anche quando ripete quella che a tutti, al Vinitaly, era sembrata una boutade: «Voglio comprare un vigneto in Friuli, piccolo e autoctono. Così mi sentirò il re del Friuli».
    Gongola, Ciriani. Nemmeno per un istante scompare il sorriso che ha stampato in volto. «Depardieu – è il commento del vicepresidente Fvg – è un grande amico del Friuli Venezia Giulia: aveva promesso che avrebbe portato il frico a Parigi, è stato di parola e per noi è un grande onore presentare la nostra storia, la nostra tradizione e il nostro frico in Francia».
    A Parigi si brinda fino a sera. E quando la compagnia friulana saluta Depardieu, lui ringrazia e promette di venire presto in regione, ma vuole anche una rassicurazione: che gli vengano spedite a Parigi 40 forme di Montasio. «Mandatele, eh, perché adesso che ho fatto assaggiare il frico, non posso toglierlo dal menu». È il suggello del legame Friuli-Parigi.

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