Politica e beneficenza

Mai mischiare la beneficenza con la politica. Che si tratti di quattrocento euro o di meno, non importa. E’ polemica tra l’associazione Carnia in movimento e la casa di riposo di Paluzza.
Tutto risale al 12 luglio, alla cena vip organizzata da Illy a villa Manin e alla controcena dell’associazione, che si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica su «gli anziani abbandonati nelle case di riposo, le difficoltà che molti di loro hanno nel pagare la retta» mentre poco lontano il Governatore brinda con il collega Galan. La raccolta fondi frutta poco meno di duemila euro, fanno quattrocento a testa per ognuna delle cinque case di riposo beneficiarie: Ampezzo, Villa Santina, Paularo, Tolmezzo e Paluzza. Poche centinaia di euro, una goccia nell’oceano delle reali necessità, spiega Renato Garibaldi, presidente della Carnia in movimento.
Ma qui iniziano i problemi. Adriano Cattelan, presidente della casa di riposo di Paluzza, restituisce l’assegno al mittente. Motivo: quei soldi non sono frutto di una campagna di sensibilizzazione sul mondo degli anziani, ma derivano «da una azione politica… e la politica ha i suoi costi». La cena per i deboli era in realta una controcena, politicamente motivata. Prenderne coscienza è stato un «traumatizzante risveglio dal sogno». Quindi grazie, ma niente soldi.
La reazione di Garibaldi non si fa attendere. Scivola nel personale. Non c’è niente di immorale nel comportamento dell’associazione. Anzi, scrive Garibaldi a Cattelan, «immorale è il suo comportamento, che per non dispiacere all’amico di partito ha compiuto un gesto senza precedenti. Di politico qui c’è solo il suo gesto, non il nostro. Gli anziani della casa di riposo di Paluzza non sono di proprietà del suo presidente». Non si può distinguere la beneficenza in destra e sinistra, dice Garibaldi.

Purtroppo quello che è successo questo blog lo aveva previsto …. e se va avanti così a pagarne le consueguenze, saranno le giuste rivendicazioni della gente Carnica che vuole solo difendere l’integrità del suo territorio e non fare campagne elettorali per le prossime regionali.