Pontebba: “No” dei sindaci all’ambito del Gemonese

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di Giancarlo Martina.

Gli otto sindaci del Canal del Ferro e della Valcanale, invieranno nelle prossime settimane alla Regione un documento ufficiale per chiedere, spiegandone le motivazioni, l’istituzione dell’Ambito Canal del Ferro Valcanale. Questo l’indirizzo concordato con l’assessore regionale alle autonomie locali e protezione civile, Paolo Pannontin, al termine dell’incontro che ha messo attorno al tavolo della sala consiliare, gli amministratori locali per approfondire la riforma degli enti locali in via di attuazione. Attualmente per il Canal del Ferro–Valcanale, un’area di 700 chilometri quadrati (quindi sulle dimensioni della provincia di Trieste), con 10 mila abitanti, è previsto l’inserimento nel contesto dell’Ambito territoriale del Gemonese. I sindaci, in maniera unanime, hanno chiesto all’assessore Panontin di considerare la possibilità di istituire un ambito autonomo Canal del Ferro–Valcanale con amministrazione propria, per le evidenti peculiarità che distinguono gli otto comuni di questo comprensorio, prendendo in considerazione più che la densità abitativa, la considerevole vastità territoriale, nonché l’eccessiva distanza fra il Tarvisiano e il Gemonese. In particolare, i sindaci hanno sottolineato la totale “montanità” dell’area con le problematiche che ne conseguono, morfologia del territorio, presenza di tre minoranze linguistiche e lo spopolamento delle vallate che ha raggiunto il 47% negli ultimi due decenni. E hanno fatto anche presente che essere terre di confine comporta anche uno svantaggio socio-economico ed enormi disagi derivanti dalle diverse servitù per il passaggio lungo la valle di elettrodotti, gasdotti e autostrada. Indubbiamente, peculiarità e problematiche che non sono comuni all’area del Gemonese e che allo stesso tempo richiedono una gestione e una progettazione per il rilancio dell’economia, tarata sulle esigenze effettive e sulle risorse quali turismo, ambiente e boschive che caratterizzano il territorio. La parola ora passa alla Giunta Regionale cui i sindaci faranno pervenire la loro richiesta ufficiale. Intanto è stata apprezzata dagli otto primi cittadini, la disponibilità all’ascolto e l’attenzione che l’assessore Panontin ha dimostrato nei loro confronti.