Pordenone: Pontrandolfo a caccia del sogno verso il Polo Nord geografico


di Laura Venerus

A distanza di un anno Michele Pontrandolfo, l'esploratore polare pordenonese, ci riprova. Venerdì 4 febbraio comincerà la sua sfida: raggiungere in solitaria il Polo Nord geografico dove si trova il punto di rotazione della Terra, il “Grande chiodo”. L’anno scorso il primo tentativo non ha avuto l’esito sperato per la rottura di uno scarpone, che ha compromesso la conclusione dell’impresa. Ora Michele, sostenuto dagli sponsor, ha potuto riorganizzare la spedizione, dove nulla è lasciato al caso.

Il viaggio. La partenza dall’Italia è prevista per venerdì 4 febbraio, quando Michele volerà alla volta di Cape Discovery, nel Canada artico. Da lì, tra il 25 e il 28 febbraio partirà per la spedizione: soltanto due persone sinora sono riuscite a raggiungere il Polo Nord geografico, un dato che fotografa bene la difficoltà dell’impresa. Davanti a lui 60 giorni di cammino con gli sci a piedi e 800 chilometri di Oceano Artico (che diverranno un migliaio a causa della rotazione terrestre). La conclusione della traversata dovrebbe avvenire il 28 aprile. Durante questo periodo Pontrandolfo troverà una temperatura che oscillerà tra i meno 55 e i meno 45 gradi centigradi e sarà costretto a trainarsi una slitta pesante circa 130 chili: quella sarà la sua “casa” per due mesi. Sarà completamente solo: attorno a lui ghiacci infiniti. Si terrà in contatto con il mondo attraverso dei dispositivi di comunicazione satellitare.
 

L’attrezzatura. Nulla può essere lasciato al caso. Ecco perchè l’esperienza di un anno fa può diventare anche un vantaggio per sistemare quelle piccole cose che non sono funzionate. Come il problema agli scarponi: con la ditta che glieli fornisce, la Crispi, ha analizzato nei minimi particolari le calzature che indosserà per due mesi, personalizzandole alle sue esigenze. Sono anche tanti altri gli sponsor tecnici e i sostenitori che rendono possibile l’impresa: l’Electrolux, Uca Assicurazioni, gli Agenti Groupama Italia, Poste italiane, Friuladria («con una garanzia che torna utile, guai un mal»), Eurotech, Intermatica, Geomat (che consente di seguire Pontrandolfo durante tutto il viaggio), Qmaniago (fornisce il coltello per qualsiasi esigenza) e Set It. Inoltre la Regione, la Provincia (nella cui sede ha avuto luogo la presentazione dell’impresa), il Comune, il Wwf, il Cai e l’Ana. La spedizione sarà seguita dal Messaggero Veneto che realizzerà un reportage durante tutto il tragitto e dalla trasmissione Icarus di Sky sport.
Gli auspici. «L’esperienza precedente – ha affermato Pontrandolfo – mi dà la forza per riprovare. Il pericolo principale, più che l’orso polare, sarà lo spostamento della banchisa». «Attraverso questa avventura – ha sottolineato il presidente Alessandro Ciriani – Pontrandolfo diventa testimonial della nostra comunità». «Tanto più che – ha aggiunto il primo cittadino Sergio Bolzonello – l’esploratore pordenonese compie questa missione non per soldi, ma come esempio e modello di vita».