Portis: il paese fantasma diventa una “palestra” per i pompieri

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Quest’anno il vecchio abitato di Portis sarà il centro di un anniversario del terremoto friulano più che mai all’insegna della sicurezza. Portis, il borgo rimasto come tale all’indomani del 6 maggio 1976 dopo che il paese è stato spostato nell’attuale “Portis nuovo” a poche centinaia di metri di distanza per questioni di sicurezza, ospiterà infatti un’esercitazione del corpo nazionale dei Vigili del fuoco (su disposizioni dello stesso Ministero degli Interni), tesa a fronteggiare gli effetti di un sisma di entità pari a quello avvenuto nella stessa zona.

L’esercitazione è mirata a testare l’efficienza del dispositivo di soccorso nella fase emergenziale post sisma attraverso il Stcs (Short Terms Contromeasures System): in particolare, sarà attivato, in collaborazione con l’Università di Udine, un servizio tecnico con gruppi speciali per la valutazione delle criticità strutturali degli edifici e per la pianificazione dei primi interventi di messa in sicurezza.

La prima fase di questa importante esercitazione si svolgerà dal 28 al 30 aprile, durante la quale si procederà a una attenta ricognizione dei danni alle strutture attraverso il ricorso a sofisticate tecnologie e l’attivazione del “comando di cratere” a Portis, e il “comando operativo avanzato”, che sarà invece istituito nella sede dei Vigili del fuoco di Gemona. La seconda fase si svolgerà invece in pieno anniversario del terremoto, dal 5 al 7 maggio:

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