Povolaro: la piazza dedicata a Giorgio Ferigo voce della Carnia

di Tanja Ariis.

A sei anni dalla scomparsa del noto intellettuale, scrittore, musicista e medico carnico Giorgio Ferigo, sono terminati a Povolaro i lavori della piazza che l’amministrazione comunale del suo paese, Comeglians, ha voluto intitolare a questa indimenticabile “voce della Carnia”, capace di analisi puntuali del territorio che si rivelano oggi più attuali che mai. Fra i riconoscimenti a Ferigo c’è nel 2009 anche quello del Premio Nonino Risit d’âur: la giuria prese spunto da quanto egli scrisse nell’assegnare il premio ai malgari di Carnia. Giorgio Ferigo si spense il 5 novembre del 2007 a 58 anni, lasciando sgomenta la Carnia, orfana d’un tratto di un personaggio di grande spessore culturale e unico nella sua completezza di umanità, saggezza e cultura. Ferigo sapeva amarla e allo stesso tempo scuoterla la sua Carnia. Personaggio esigente, puntiglioso, combattivo e pronto a schierarsi per lottare contro le ingiustizie, era un trascinatore disponibile, simpatico, sempre pronto ad aiutare gli altri. Fittissima e varia la sua attività. Ferigo ha condotto una lunga battaglia a favore della riforma e della semplificazione burocratica della sanità, ha ispirato e ha contribuito a fondare il “Povolâr Ensemble” (delle cui canzoni ha firmato i testi), ha partecipato alla fondazione del Coordinamento dei Circoli culturali della Carnia e all’attività della Società Filologica per la Carnia. È stato direttore del Museo Carnico delle Arti popolari di Tolmezzo. Importante l’attività musicale e poetica di questo raffinato scrittore in italiano e in carnico. La piazza di Povolaro intitolata a Ferigo è nel borgo storico dove si trova “Cjasa dal Boter”, per il cui recupero egli si spese particolarmente. Il sindaco Flavio De Antoni ricorda che insistette molto per salvarla, quando, disabitata e con 18 proprietari, rischiava di essere demolita, nonostante fosse la casa più vecchia del Comune e con un fogolâr antico. Ferigo, che si batteva anche per il recupero di opere nelle chiese locali e che a sue spese restaurò un affresco di quella di Povolaro, stimolò a più riprese il Comune a diventare proprietario di “Cjasa dal Boter”, a recuperarla e a dedicarla ad attività culturali. De Antoni ricorda l’intensa e costante collaborazione di Ferigo. Quando però i lavori erano finiti, «quando il contenitore era pronto – dice De Antoni – ci era mancato il contenuto», la guida, Ferigo. É così nata l’associazione culturale “Giorgio Ferigo” che proprio lì ha oggi la sua sede. L’associazione, aperta a tutti (www.giorgioferigo.net), riunisce, ordina e conserva la sua produzione, valorizzando e facendo conoscere la sua attività di medico, storico, etnologo, musicista, poeta, narratore, storico d’arte, animatore culturale. Così l’avventura umana e culturale di Giorgio Ferigo continua.