Regione FVG: al via il nuovo marchio “friuLIVEneziagiulia”

logo fvg

di RENATO D’ARGENIO dal MV di oggi

«Ospiti di gente unica» e l’aquila azzurra vanno in pensione . Da ieri sera la promozione turistica regionale ha un nuovo logo: il “timbro” FriuLi Venezia Giulia. Un marchio che gioca con la parola inglese Live, «vivi» o «dal vivo», creata con la parte finale di Friuli («LI») e quella iniziale di Venezia («VE») evidenziate in rosso.

Il nuovo marchio è stato presentato ieri sera, al Castello di Susans, dal presidente e dal vicepresidente della giunta regionale Renzo Tondo e Luca Ciriani , dal direttore della Turismo Fvg, Andrea Di Giovanni, dal responsabile Claudio Tognoni e dal direttore creativo di Fabrica – il centro di ricerca sulla comunicazione del Gruppo Benetton che ha vinto la selezione di idee – Omar Vulpinari. Un grande evento con circa 150 invitati per lanciare «una nuova stagione».
Il nuovo simbolo – costato alla Regione 30 mila euro (più altri 15 per la presentazione di ieri sera al castello di Susans) – sarà il simbolo dell’intera offerta turistica della regione e motore della promozione del territorio. Fabrica ha avuto la meglio su una ventina di agenzie regionali, nazionali e internazionali.
Il marchio. L’aspetto è quello di un timbro indelebile con evidenziata la parola “LIVE”, “vivi!” o “dal vivo”. Un marchio che, nelle intenzioni della Turismo Fvg e della Regione, dovrà rimanere impresso nella mente del turista e che collega idealmente tutta la regione in un unico messaggio: «Vivi il Friuli Venezia Giulia», ma anche «Friuli Venezia Giulia dal vivo». Questi sono, infatti, i significati del termine live in inglese: al tempo stesso un imperativo (vivi!, pronuncia liv) e un avverbio (dal vivo, pronuncia laiv). «La parola Live – ha spiegato ieri Di Giovanni – comunica così alternativamente al pubblico l’imperativo “vivi!” e l’espressione “dal vivo”, ossia un’esperienza da non perdere. Si tratta di un termine inglese ma oramai globale, diffuso in particolare tra il target giovanile ma immediatamente comprensibile a tutti, in Italia e all’estero. Un nome plurimo che racchiude un significato molteplice: vita, come la verità e l’emozione dell’esperienza diretta, dal vivo.
Colori e grafica. Il nuovo logo è «esempio unico e originale nell’ambito del marketing territoriale e della promozione turistica in Italia per il modo in cui ricava un termine globale, e dunque un messaggio rivolto ad un pubblico internazionale, dal nome stesso della Live crea infatti un nesso che lega le due realtà territoriali, il Friuli e la Venezia Giulia, e richiama la vita, le genti della regione, le diverse tessere che ne compongono il patrimonio storico e culturale. Il colore rosso (di LIVE) – è stato spiegato – vuole rimandare al calore umano caratteristico dell’accoglienza, mentre gli elementi angolari, da un lato gli conferiscono l’apparenza di timbro amplificando il valore di suggello di autenticità richiamando la valenza di un visto sul passaporto e quindi l’idea del viaggio, dall’altro vanno a identificare i quattro capoluoghi di provincia regionali.
Il materiale promozionale. Il nuovo logo porterà, inoltre, a un completo restyling dei materiali di promozione e accoglienza dell’Agenzia TurismoFvg che saranno identificati e uniformati con la nuova grafica anche grazie al progetto editoriale dello studio grafico di Marco Viola. Saranno realizzati in particolare due tipi di materiali, il primo di taglio promozionale declinato per cluster e per stagioni (con due cataloghi di promo commercializzazione per l’estate e l’inverno), il secondo di tipo informativo con mappe tematiche e geografiche.

4 Risposte a “Regione FVG: al via il nuovo marchio “friuLIVEneziagiulia””

  1. Preferivo "ospiti di gente unica" questo logo non dice niente, è solo una scritta con un gioco di parole mediante stratagemma cromatico (non immediatamente recepibile … se poi lo legge un friulano, invece che LIVE legge Lì Vè :)) ):
    – non è un logo che possa rimanere nella mente delle persone;
    – non dice nulla della nostra regione, LIVE cosa?
    – non è vero che sia riproducibile, perchè il giochetto cromatico impone l'uso del colore, non può apparire su pubblicazioni in b/n
    – la scritta in sbieco molto "da timbro postale", fornisce una sensazione molto burocratica e noiosa, così come la scelta del font (arial bold) molto dirigenziale e del colore nero (il colore della nostra bandiera è di un bel blu e di un'aquila gialla)
    – un timbro indelebile: e chi mai si farebbe tattuare una scritta con un arial bold nero?
    – vincente (cosi dicono gli ideatori) e chi l'ha detto? c'è un sondaggio che possa dichiararlo?

    esito: noioso

  2. Per #1

    concordo; il marchio a vocazione prettamente turistica della nostra regione che mi rappresenta unicamente la nostra capacità di organizzare eventi LIVE, mi sembra francamente riduttivo …
    E ve lo dice un musicista 🙂

  3. Non c'è che dire: il dilettantismo continua a colorare di grigio questa Regione! Alcuni anni fa le stesse eccelse menti 'pubbliche', commissionarono un marchio,completo di un claim (quello almeno, dotato di una elaborabile originalità),  un marchio discutibile, ma pur qualcosa di potenzialmente spendibile a differenza da questa specie di 'punzone' brutto e pure malamente disegnato. Un punzone, questa è la definizione giusta, non un 'marchio', che deve essere accattivante, e suscettibile di catturare attenzione. Una specie di punzone che in più, necessita di essere spiegato. Posso capire solo un elemento: quello linguistico del 'live'! Meglio ricorrere all'arbitrato di una lingua estranea alla cultura di questa terra, che correre il rischio di trovare qualcosa in 'Furlan', in 'Bisiaco', o 'Triestino'! Troppo provincialotto per delle menti che vivono d'inglesismi! E troppo pericoloso per ….conservare un elettorato tanto eterogeneo! Trovare qualcosa (delle molte possibili) che legasse, ed unisse, le variegate etnie della nostra Regione, era forse chiedere troppo a dei creativi che del Friuli VG. dimostrano di sapere poco o niente, e poco o niente con il loro 'parto' riescono a comunicare! E già, perchè un marchio serve per co-mu-ni-ca-re! Attorno al vecchio aquilotto col suo bravo claim  era almeno possibile disegnare una strategia di comunicazione (che nessuno ha mai fatto), quel marchio,sia pure discutibile lo ripeto, poteva essere impreziosito di contenuti concreti (che nessuno ha mai tentato). Ma con questo siamo in altissimo mare. Mi firmo: G.Franco Corinti <[email protected]>, cordialmente!

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