Scusarsi con stile

Questa cosa (almeno x me) serve sempre; e allora…

1) Prima di tutto non bisogna perdere tempo, scusatevi in fretta e senza cercare scappatoie: una delle peggiori abitudini dei potenti è annunciare il proprio rammarico per «errori che sono stati commessi», quando invece dovrebbero dire: «Ho commesso errori». Usate senza paura la prima persona singolare.
2) Non provate a barare: le scuse devono essere sincere, venire dal cuore. Non c’è attore capace di fingere abbastanza bene da farsi perdonare davvero. Se non siete convinti, lasciate perdere.
3) «Mi dispiace» è solo una parola. Si riempie di significato solo con le azioni. Mettete a punto una strategia per non ricadere negli stessi errori, e attenetevi a quella.
4) Riconoscere i propri sbagli è un segno di forza e non di debolezza. Tutti possono mentire o nascondersi, invece assumersi la responsabilità delle proprie azioni ed essere in grado di tornare sui propri passi è una qualità di pochi.
5) Chiedete aiuto se ne avete bisogno. Sia per affrontare la situazione, sia per evitare che in seguito si ripeta.

Quando invece siamo noi a ricevere le scuse di qualcuno, si possono tener presente alcuni principi per mantenere un atteggiamento saggio e giusto. Le scuse si accettano sempre, quando sono sincere. Questo però non vuol dire che bastino da sole a giustificare qualunque cosa. Possiamo sempre e con ragione esigere dalla persona che mostra pentimento che non ripeta lo stesso errore. Ma quante possibilità concedere? Dipende dalla gravità dello sbaglio. Se è un errore veramente grave, non ci dobbiamo sentire in colpa se non consideriamo le scuse sufficienti. E se la stessa persona continua imperturbabile a compiere gli stessi misfatti, anche piccoli, nessuno deve sentirsi obbligato a perdonare. Per quanto perfette, sentite e ben espresse possano essere le sue scuse.