Sella Nevea: l’hotel Forte si affida a un gruppo di giovani

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(g.m. dal MV di oggi)

Nella giornata nera (l’ennesima) per Sella Nevea almeno una luce di speranza: riapre l’hotel Forte, appena riaperto, che era chiuso dall’inverno scorso. Sabato, infatti, è cominciata la gestione della Global Tour. È una nuova società composta da un gruppo di giovani, sui 25 anni, con esperienze e professionalità acquisite frequentando lo Ial e lavorando in importanti alberghi e ristoranti. Ognuno è specializzato nel ruolo da svolgere, nelle reception, in cucina o nelle altre attività, spiega Renato, un friulano di Codroipo. Il gruppo ha provveduto a “rinfrescare” i locali e invita tutti al brindisi di apertura annunciato alle 17 di domani. Ovviamente, un hotel con 450 posti letto a disposizione, ha bisogno di un po’ di tempo per ingranare, ma le prospettive sono buone, in quanto i gestori contano su un numero di prenotazioni che va dalle 5 mila alle 8 mila fino ad aprile. A Sella Nevea, questi giovani imprenditori sono stati accolti con molta simpatia. «Dimostrano di avere tanta voglia di fare e vogliono vincere quella che per loro è una sfida importante – commenta Fabio, del Rifugio Gilberti -. Ed è un messaggio molto positivo che danno a tutto il sistema». Ma ieri c’è stato il guasto alla seggiovia Gilberti a offuscare la giornata sugli sci. «Non ci voleva proprio, comunque, un episodio non può deturpare la splendida immagine che Sella Nevea sta dando in questi giorni». «E più che criticare – aggiunge la gestrice del rifugio, Irene Pittino – è da ringraziare il personale di Promotur che è riuscito a risolvere il problema». Ieri, al rifugio l’atmosfera che si respirava era quella dei grandi eventi. In mattinata, infatti, è stato festeggiato l’ottantesimo anniversario della costruzione della struttura, a cura della Società alpina friulana dedicata all’alpinista Celso Gilberti, morto a soli 23 anni, precipitando durante l’ascensione alla Paganalla in Trentino. La figura di Gilberti e la storia del rifugio sono state ben tratteggiate da Umberto Sella della Saf. Il coro Amici del Canto di Resia ha poi intonato il mitico canto alpino dedicato al monte Canin e altri motivi classici della montagna, offrendo un intrattenimento anche agli sciatori che si erano fermati in attesa che ripartisse la seggiovia.