Sutrio: torna “Fasin la mede” 2013

 

di Gino Grillo.

Domenica nel paîs dai marangons carnici ritorna l’appuntamento con Fasìn la mede, la tradizionale riproposizione dei lavori nei prati di un tempo. Si inizia alle 9.30. alla partenza dal ristorante Mr. Zoncolan, con una pedalata amatoriale non competitiva per il Memorial Fulvio Riolino, mentre sui pascoli vicini avranno inizio i lavori della fienagione. I primi a scendere in campo I setôrs a finissin di seâ il prât (gli uomini che falciano il prato), seguiti dai lavori che competevano alle donne – las vòres a spandin i cavoi -, incaricate di sparpagliano il fieno affinchè si secchi ai raggi del sole. Prima del pranzo di mezzogiorno sarà celebrata la messa e si effettuerà la premiazione della pedalata. Mentre le lavoranti (las vòres) mangiano lo spuntino sul prato (a mangjin la çacule), per i visitatori si propone una passeggiata gastronomica tra gli stavoli per degustazione di piatti tipici della Carnia. Alle 14 la fase centrale dei lavori della fienagione: las vòres a fasin las medes ( le donne accumulano il fieno secco in un grande covone di fieno). Durante la manifestazione ci saranno pure i lavori di fienagione a cura della Pro loco Zimici di Porzûs, con la musica del Corpo bandistico di Sutrio. Si esibiranno pure i ballerini del gruppo folcloristico Balarins di Buje; spazio anche alle danze country a cura della scuola Star dance di Tolmezzo. Il maestro Domenico Molfetta aprirà una mostra di piante officinali delle zone di montagna con la collaborazione del Corpo forestale regionale. Sarà possibile effettuare pure massaggi di fieno a cura dello Studio Bliss, mentre la scuola Volo libero Carnia attirerà l’attenzione con il sorvolo della zona da parte di deltaplani e parapendii. Attenzione anche per i bambini, con gli animatori della Ludoteca Folletti del Bosco, mentre i cacciatori della riserva proporranno un’esposizione faunistica. Funzionerà un mercatino agroalimentare e artigianale. E ci saranno dimostrazioni di abbattimento e lavorazione di un abete a cura del Gruppo Menaus di Paularo, di composizioni in stoffa, lana e fieno a cura dell’associazione Mans d’aur, sempre di Paularo, e un’esposizione di gerle.